Lavoratori canili: “No al trasferimento coatto cani di Muratella”
“Roma Capitale ordina il trasferimento coatto di 150 cani dal canile Muratella al canile ex cinodromo, un canile fantasma”
"Dopo il ricatto la deportazione. Con un fax arrivato questa mattina Roma Capitale ordina il trasferimento coatto di 150 cani dal canile Muratella al canile ex cinodromo. Ancora un atto di violenza cieca dell'amministrazione nei confronti degli animali ospitati nel canile comunale.
Cani strappati alla loro quotidianità e al lavoro degli operatori. Cani anziani, con problemi comportamentali ma anche con problematiche sanitarie che qui a Muratella vengono gestiti attraverso la professionalità degli operatori che si occupano di tutte le problematiche con l'ausilio di educatori, personale sanitario e ausiliari addetti alla cura della mano oltreché delle pulizie dei box, un lavoro complessivo che in molti casi si trasforma in nuove opportunità di vita per i cani da noi ospitati".
Così in un comunicato i lavoratori del canile Muratella di Roma. "Ma evidentemente il Comune ha altri progetti in mente – dicono ancora – vuole trasferire questi cani in un canile fantasma dove l'Impronta onlus (gestore del canile) non è in grado nemmeno di fornire il numero di operatori reali che oggi operano nella struttura.
Un''associazione neanche iscritta all'albo regionale delle associazioni di volontariato e definita abusiva, fino alla scorsa settimana dal comune stesso. L'Impronta Onlus il cui padre padrone é stato denunciato alla procura della Repubblica dall' albo dei veterinari perché praticava il mestiere senza titolo (si fingeva veterinario senza avere la laurea).
Perché tutto questo? Sembra essere una vendetta dell'amministrazione e del dipartimento nei confronti dei lavoratori dei canili che con le loro mobilitazioni hanno mostrato tutta la pochezza e la inadeguatezza delle misure scelte da Roma Capitale in tema di canili.
Una vendetta da far pagare sulle pelle degli animali ospitati a Muratella. Sappiamo per certo che anche quelle associazioni animaliste, che non rappresentano il mondo animalista romano, che pretendevano di gestire 600 cani e 50 gatti con 10 volontari sono complici e altrettanto responsabili di questa vergogna.
Per fermare questa vergogna chiediamo di tempestare di fax, email e telefonate il dipartimento ambiente con il seguente testo: no al trasferimento coatto dei cani di Muratella. Giù le mani dai lavoratori e animali".