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Lavoratori CRI in piazza. Con loro anche Patriae/Lega Nord

Oggi la manifestazione a Montecitorio contro la privatizzazione della Croce Rossa Italiana

"Il Movimento Patriae/Lega Nord manifesterà oggi al fianco dei lavoratori del Corpo militare della Croce Rossa Italiana", annuncia Patriae in una nota. 

La rappresentanza centro settentrionale della Lega di Matteo Salvini sarà presente, domani a Montecitorio, per opporsi allo "smantellamento del Corpo dopo 148 anni e contro la privatizzazione dell’Ente stesso voluta dal ministro Balduzzi nel 2012". 

La manovra di Balduzzi, denuncia Patriae, mette a rischio "ben 20mila volontari del Corpo militare e non 3.000 come afferma il presidente CRI Francesco Rocca, di questi, 175 militari sono a tempo determinato. A questi non verrà rinnovato il contratto annuale, alcuni sono a contratto da 25 anni; mentre altri 803 militari in servizio continuativo verranno smilitarizzati e messi in “mobilità non protetta”, quindi costretti ad andare a cercarsi un lavoro per conto loro, con possibilità di successo pari a zero vista la situazione in cui versa l’Italia". 

Tutta colpa di mala gestione e privatizzazione. E a "fare le spese della mala gestione degli 8 commissari e dei presidenti eletti di Cri, come al solito, sono i lavoratori in questo caso del Corpo militare ausiliario delle Forze Armate che, si badi bene, sono stipendiati dal Ministero della Difesa e non dalla CRI e sono il braccio operativo della Protezione Civile nazionale", attacca Patriae. 

I resposabili? "Per tutto questo dobbiamo ringraziare il governo Monti e l’ex Commissario CRI Francesco Rocca, attuale presidente dell’Ente, che tanto si sono battuti per la privatizzazione di una Istituzione unica in Italia, tralasciando forse di approfondire le numerose anomalie amministrative e le voragini nei bilanci di decenni di mala gestione dei soldi pubblici". 

Patriae, con la mobilitazione di oggi, chiede "la sospensione del decreto di riforma privatistica della CRI, il rinnovo dei contratti annuali, l’apertura di una Commissione d’inchiesta parlamentare sui bilanci della CRI e il Commissariamento dell’Ente Croce Rossa Italiana".

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