Lavoratori San Camillo sul tetto dell’Ospedale per difendere il lavoro
Ci scrivono i lavoratori della Stim srl e che forniscono servizi presso l’Ospedale San Camillo di Roma
Ci scrivono i lavoratori della Stim srl e che forniscono servizi presso l'Ospedale San Camillo di Roma: "Gentile Direttore, i lavoratori della Stim srl, sono riuniti dalle ore 12 del 20 Dicembre 2017, sul tetto del padiglione Piastra del Ospedale S. Camillo, congiuntamente alla O.S. respingendo l’idea di dover rimanere senza il proprio posto di lavoro e nel contempo essere il margine economico dell’azienda. La società Engie S.p.a. gestisce il servizio Multitecnologico e le attività connesse alla manutenzione degli impianti e degli immobili dell’ospedale San Camillo dal 2014, cedendo in subappalto le attività connesse alla manutenzione elettrica della Piastra, ha deciso di reinternalizzare le attività senza però avere intenzione di assumere i lavoratori coinvolti e che da oltre 15 anni conducono quelle attività nelle società che si sono succedute nel subappalto.
A nulla è valso il tentativo di richiamare la società Engie S.p.a. al rispetto dei protocolli sulla salvaguardia occupazionale firmati con la Regione Lazio, che ad inizio anno ha permesso proprio ai lavoratori Engie S.p.a. e non solo di mantenere il proprio posto di lavoro e a quel minimo di coerenza nei comportamenti che la vedono subentrante negli appalti. Cosa ancora più grave è il fatto che stia reclutando le maestranze tramite agenzia interinale. Ad oggi neppure la direzione del San Camillo nonostante le ripetute richieste, ha voluto farsi parte attiva per salvaguardare i lavoratori che garantiscono le attività di intervento in luoghi sensibili come il Pronto Soccorso e Blocchi Operatori del Ospedale San Camillo H24, 365 giorni all’anno. Proseguiranno pertanto con sciopero delle attività ordinarie e straordinarie per i prossimi giorni fino a quando non verranno garantiti i loro diritti".