Lazio 2 – 0 Verona, Immobile e Luis Alberto portano la Lazio in zona Europa. Le pagelle
Alcuni giocatori hanno deluso con il Verona, ma è anche vero che finalmente la Lazio può contare su una panchina degna di nota
Una Lazio che non convince nel primo tempo riesce ad avere la meglio nel secondo, quando finalmente trova le giuste misure contro un Verona che, a parte lanci lunghi e sterili cross dal fondo, non ha impensierito più di tanto. Sicuramente Sarri è riuscito ad instillare nei suoi il giusto spirito di sacrificio e la freddezza nella gestione del pallone, persino nel portiere Provedel. Con pazienza e costanza l’undici biancoceleste è riuscito a scardinare un Verona ben preparato da Cioffi: veramente difficile trovare spazi nella difesa scaligera.
Tuttavia la superiorità tecnica e la puntigliosa preparazione di Sarri, nonché i giusti cambi, hanno fatto la differenza. Vero è che alcuni giocatori hanno deluso, ma è altrettanto vero che finalmente la Lazio può contare su una panchina degna di nota. Sarri ora può girarsi verso le seconde linee che tali non sono e basti pensare a Vecino, giocatore dalla grande esperienza internazionale e Luis Alberto, giocatore dal talento indiscusso.
Lazio 2 – 0 Verona
La partita inizia con una fase di studio da parte delle due compagini, che però la rende un po’ noiosa e bloccata. Non ci sono grandi occasioni da menzionare per il Verona se non un tiro di Ilic che al 20′ conclude mandando a lato. Al 27′ è Toma Basic a tentare la botta da fuori indirizzata sotto l’incrocio, ma Montipò è insuperabile e devia la sfera sul palo. Al minuto 33 Miguel Veloso è costretto ad uscire, portando Cioffi ad effettuare il primo cambio per il Verona. Al suo posto entra Tameze. Da segnalare una ottima incursione di Lazzari al minuto 43′ quando entra in area ma non riesce a colpire bene la palla, con il tiro che si esaurisce sul fondo. Primo tempo deludente per quanto riguarda il divertimento.
Secondo tempo
Succede tutto nel secondo tempo quando una Lazio ancora imballata ha bisogno dei cambi effettuati da Maurizio Sarri. Bisogna infatti aspettare il 60′ per vedere un’azione degna di nota da parte della Lazio, quando Marusic si trova in area davanti a Montipò, venendo però anticipato da un difensore del Verona. L’allenatore biancoceleste stravolge la squadra inserendo Vecino, Luis Alberto e Cancellieri rispettivamente al posto di Marcos Antonio, Basic e Felipe Anderson. Passano 3 minuti e finalmente arriva il goal di Ciro Immobile al 68′, grazie all’assist di un Milinkovic decisamente sottotono e che però trova sempre il guizzo per cambiare le partite.
Il Verona tenta di agguantare il pareggio ma le incursioni vengono arginate bene dalla coppia centrale inedita Casale-Patric, grazie all’ausilio di un ordinato Marusic e di un buon Lazzari. Quest’ultimo è poi costretto ad uscire per infortunio al 75′, lasciando il posto a Hysaj, reduce da un’ottima prestazione contro il Feyenoord. Al minuto 85 Matteo Cancellieri, ex Verona, si produce in un’incursione offensiva portandosi all’interno dell’area di rigore. Defilato sulla destra tenta la botta ad incrociare che viene neutralizzata in corner da un ottimo Montipò.
Proprio al ragazzo ex Verona viene annullato un goal al 91′ per un fuorigioco millimetrico che tuttavia risulta giusto. Il VAR annulla la rete a Cancellieri e sul ribaltamento di fronte un gran pasticcio di Hysaj rischia di portare il Verona al pareggio, ma l’attaccante è impreciso e con un tiro centrale prende in pieno Provedel che blocca a terra. Sembra tutto finito quando al 94′ è Zaccagni ad appoggiare per Luis Alberto che dal limite trafigge Montipò con un bel tiro che si va ad infilare all’angolino basso di destra. Finisce la partita con il risultato di 2-0 per la Lazio. Partita a due facce quella della Lazio che però porta a casa i 3 punti in una sfida di carattere e di sofferenza.
Menzione speciale per:
Marcos Antonio
Il brasiliano stupisce per la gestione emozionale del suo ruolo. Fare il play nel modulo di Sarri non è per niente facile, ma trovarsi a ricoprirlo in una pratica così bloccata e importante è tutt’altra storia. Il ragazzo non sbaglia praticamente niente, portandosi dalla difesa all’attacco in un baleno e soprattutto mettendosi a disposizioni di tutti i compagni, da sinistra a destra. Esce dal campo accopagnato dagli applausi della Nord, meritandoseli ampiamente.
Le pagelle
Provedel – 6
Bene nelle uscite e nella gestione della difesa. Il 6 politico deriva dal fatto che non ha praticamente compiuto interventi e a due piccole sviste nei rilanci palla a terra.
Lazzari 6,5
Si muove tanto come al solito e per poco non trova il goal. Di grande aiuto anche in fase difensiva, ma purtroppo si infortuna ed è costretto a lasciare il campo a Hysaj.
Casale 6
Ad inizio primo tempo si lascia sfuggire Lasagna, ma poi entra nei ritmi della partita. Per lui non è una partita facile perché esordisce con la Lazio contro la sua ex squadra in un Olimpico fantastico, che però rischia di fagocitare giocatori inesperti. Prova superata per Nicolò Casale.
Marusic 6
Partita controllata ed equilibrata. Tenta un gran tiro da fuori area che viene deviato da Montipò. Poi fa un gran lavoro per aiutare la difesa e le mezze ali nelle triangolazioni e nelle sovrapposizioni. Freddezza e carattere per il montenegrino.
Milinkovic 5,5
Non entra in partita e sbaglia molti passaggi, per non parlare di alcuni controlli palla che lasciano a desiderare. Ancora fuori ritmo e fuori condizione, però nel secondo tempo fornisce l’assista a Immobile. Non basta per la sufficienza, perché ad un minuto dal termine perde una palla velenosa per l’ennesima volta all’interno del match.
Marcos Antonio 6,5
Buona la prima per il brasiliano che sembra non risentire un esordio difficile davanti a 35.000 persone. E’ puntuale negli interventi di interdizione e soprattutto stupisce nel gioco aereo. Si esprime anche in tecnicismi da grande fuoriclasse ed esce tra gli applausi della curva Nord.
Basic 5
Molto male, si salva solo per un bolide da fuori area che ha colpito il palo, a seguito della deviazione ad opera di Montipò. Per il resto si muove in maniera confusa e senza trovare la giusta collocazione nei meccanismi di Sarri.
F. Anderson 5,5
Si accende e si spegne. Di concreto non fa praticamente niente a parte qualche interdizione interessante, tuttavia si dimentica di essere un esterno offensivo.
Immobile 6
Arriva quasi sempre tardi sui servizi dei compagni e incide poco a livello tattico. Deve ritrovare il cinismo che lo contraddistingue, ma comunque mostra spirito di abnegazione. Nel secondo tempo le cose cambiano, anche se a parte il goal mostra poco altruismo e troppa prepotenza nel cercare spasmodicamente il secondo goal.
Zaccagni 6,5
Nel primo tempo si muove poco, anche se è l’unico a mettere in difficolta gli avversari con i suoi classici dribbling. Poco incisivo però in fase offensiva, cosa che cambia drasticamente nella seconda frazione di gioco. Contribuisce a quasi tutte le azioni offensive e per fermarlo servono i falli dei giocatori veronesi.
Luis Alberto (55′) 7
Segna e fa impazzire i difensori avversari. Anche se a tratti è impreciso è indubbio quanto il suo apporto a partita inoltrata sia fondamentale.
Vecino 6
Una prestazione nella norma per l’uruguaiano, che fa filtro quando serve e serve palloni senza strafare. Gestione fredda e controllata della palla come Sarri chiede, soprattutto per preservare il vantaggio.
Cancellieri 6,5
Bellissima la prova di Cancellieri che trova il goal, poi annullato, grazie a una prepotente incursione in area. Contribuisce a ravvivare il gioco della Lazio e sembra non risentire minimamente della giovane età e poca esperienza. Il ragazzo si farà.
Hysaj 5
Anche se in fase offensiva si propone bene, a pochi minuti dal termine commette una sciagurata ingenuità che per poco non inficia quanto ottenuto fino a quel momento.
Patrizio Trecca
*Foto dalla pagina ufficiale SS Lazio