Lazio-Roma, è derby: il ritorno della stracittadina in notturna. Controlli e viabilità
Il dispositivo di sicurezza attivato per Lazio–Roma, in programma domani sera alle 20:45, è tra i più imponenti degli ultimi anni. Si parla di 1.500 agenti

Stadio Olimpico di Roma
C’è una memoria che a Roma ritorna sempre quando si avvicina il derby. Non è quella delle partite storiche, dei gol sotto le curve o delle coreografie mozzafiato. È un altro tipo di ricordo, più torbido e concreto, che riporta a scene già viste: scontri sul lungotevere, lame sequestrate, appuntamenti presi su Telegram per “chiarirsi” prima del fischio d’inizio.
L’ombra lunga dell’anno scorso sul derby romano
Successe esattamente un anno fa, ed era di nuovo mattina. Il 12 aprile 2024, la città si svegliò con le prime sirene già attive, la tensione palpabile. Il derby era previsto in orario serale, come domani, ma alcuni gruppi decisero che la partita vera si giocava prima, fuori dal campo. A quell’ora l’aria era ancora fresca, ma bastò poco perché scaldasse troppo in fretta.
Un anno dopo, ci risiamo.
La partita più sorvegliata della stagione
Il dispositivo di sicurezza attivato per Lazio–Roma, in programma domani sera alle 20:45, è tra i più imponenti degli ultimi anni. Si parla di almeno 1.500 agenti, tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, in azione già da questo sabato. E non è un’esagerazione.
A preoccupare non è solo la rivalità storica tra le due tifoserie — cosa che, paradossalmente, il calcio italiano ha imparato ad assorbire — ma il contesto attuale. Le tensioni tra frange estreme di ultrà non si sono mai allentate del tutto. E il ritorno della stracittadina in orario notturno, dopo anni di stop, è visto come una scommessa da giocare con cautela. L’ultima volta, il 5 gennaio scorso, non è filato tutto liscio. Ci sono stati tafferugli, ritrovamenti di mazze e spranghe, lanci di oggetti.
Adesso si spera che la lezione sia servita. Ma nessuno, in realtà, è davvero sicuro.
Il piano sicurezza e una città divisa in due
Il piano messo a punto dalla Questura prevede percorsi separati per tifosi laziali e romanisti, presidi fissi già dalla serata di oggi e una zona rossa attorno allo Stadio Olimpico che comincerà a prendere forma da stasera. Non solo transenne, ma veri e propri blocchi: divieti di sosta, pedonalizzazioni, chiusure stradali e modifiche ai trasporti pubblici.
I romanisti raggiungeranno l’Olimpico da piazzale Clodio e piazzale Maresciallo Giardino, mentre i laziali passeranno da ponte Milvio e dal Villaggio Olimpico. I percorsi di afflusso sono pensati per non farli mai incrociare, né all’andata né al ritorno. Ma la verità è che basta poco: uno slittamento nei tempi, una deviazione non comunicata, una stazione della metro troppo affollata.
Nel frattempo, sono già iniziati i controlli nei bar considerati punti di ritrovo delle curve, e anche nei quartieri più lontani dal centro. I pub tra piazza Bologna, San Giovanni e Ponte Milvio sono sorvegliati speciali. Non solo per la presenza dei tifosi romani, ma anche per l’arrivo di gemellati stranieri, attesi tra oggi e domani.
Filtraggi, controlli e un arbitro simbolo
I cancelli dell’Olimpico apriranno alle 18, ma i controlli cominceranno molto prima. Il sistema prevede almeno tre livelli di filtraggio: perquisizioni personali, metal detector, scanner per gli zaini, e un occhio particolare ai tornelli, dove verranno intercettati striscioni vietati, sostanze stupefacenti e oggetti contundenti.
Nel frattempo, in un tentativo di abbassare la temperatura emotiva, è stato rivolto un invito speciale all’arbitro siciliano Diego Alfonzetti, aggredito di recente durante una partita giovanile. Il gesto è simbolico, ma importante: richiama l’attenzione su un’altra parte del calcio, quella dei ragazzi, spesso coinvolta in dinamiche adulte che non comprendono.
Viabilità rivoluzionata e una città da evitare in auto
L’area del Foro Italico sarà completamente blindata: divieti di sosta, rimozioni e chiusure già da stasera. Il lungotevere da Maresciallo Diaz a Duca d’Aosta, piazza Mancini, viale Tor di Quinto, piazzale Clodio e parte di Prati saranno irraggiungibili in auto.
Chi si sposterà con i mezzi pubblici dovrà tenere conto delle modifiche. Saranno potenziate 18 linee Atac, tra cui le 2, 23, 31, 32, 70, 280, 301, 446, 910 e 982. Alcune — come la 226 — cambieranno percorso, con deviazioni lungo i lungotevere e Corso Francia.
Per i non tifosi, l’indicazione è chiara: evitare l’intera zona nord della città dalle 16:30 in poi. Non è un’allerta generalizzata, ma un consiglio pratico. La mobilità sarà difficile, i ritardi prevedibili e i nervi già tesi.
Il derby, a Roma, non è mai solo una partita. È una questione di identità, orgoglio e territorio. Ma in questo momento storico, è anche un banco di prova per chi crede che il calcio possa ancora essere uno spettacolo. Non solo una miccia pronta ad accendersi.
Domani si gioca di sera. Le luci dell’Olimpico saranno accese, ma sarà nelle strade che si capirà se Roma è pronta a tenersi stretto questo privilegio.