Le apparizioni mariane: accarezzare il brivido che l’oltrevita possa esistere davvero
Riguardo alle apparizioni mariane, un conto è indagare la veggente per frode, un conto è definire l’origine sovrannaturale di una cosa
A sette anni dall’archivio delle indagini sulle apparizioni vere o false a Gisella Cardia, si riapre il caso. Già sette anni fa si era scoperto che il sangue delle lacrime versate dalla Madonnina di Trevignano non erano aliene ma umane, riportano Repubblica e altri autorevoli fonti, azzardando che forse appartenessero alla veggente stessa che invece afferma di non aver mai ricevuto l’esito dell’esame.
Gisella e le offerte dei fedeli
Il tutto era stato archiviato e dimenticato finché da un’investigatore privato parte recentemente una denuncia con la richiesta di far chiarezza su questi fenomeni che durano già dal 2016. Un po’ per i continui dibattiti televisivi, un po’ per i fedeli pentiti, di Gisella ormai si sa tutto. E’ stata un’imprenditrice di ceramiche fino ad essere indagata per frode, un particolare che stona con il quadretto di sacralità che ha trasformato il campo agricolo acquistato con le offerte dei fedeli in un piazzale di raduni con tanto di gazebo che presto dovrà essere smantellato come costruzione abusiva.
La bionda signora ha sempre risposto agli intervistatori con quel tono sciropposo che alcuni adulti riservano a un bambino di tre anni risultando quasi artefatta. Nella mia percezione, è un dato che stona. Mi piacciono le persone dirette, senza maschere, che non deflettono il tono di voce per risultare gentili. Ma questa è la mia opinione.
Apparizioni mariane e l’abuso di credulità popolare
Le indagini si riapriranno quindi con un probabile capo d’accusa di “abuso di credulità popolare”, visto che ci sono stati versamenti di denaro, confermati da fedeli pentiti che hanno donato fino a centomila euro per sostenere l’acquisto del campo delle rose, il luogo dove avvengono le presunte apparizioni. Ci sono stati inoltre guadagni in favore di una onlus che ha fatto ben poco in onore della causa per cui è nata, e i sospetti crescono.
La chiesa intanto contesta i messaggi troppo apocalittici e inquietanti, percorsi dalla paura di un giudizio universale imminente, molto diversi dal tono di altre apparizioni mariane dove è soprattutto la rassicurazione e la pace a trionfare. Sicché la chiesa ufficialmente ha definito i messaggi privi di origine soprannaturale.
È ovvio che in questa affermazione si apre la secolare questione di cosa sia sovrannaturale e cosa non lo sia. Perché un conto è indagare la veggente per frode, un conto è definire l’origine sovrannaturale di una cosa. Un po’ come il Cicap che cataloga come forme aliene certe manifestazioni e altre no, o un esorcista che sancisce che fino a lì si tratta di malattia mentale, di schizofrenia, e oltre a quel limite entra in ballo il demonio con i suoi prodigi.
E qui si entra nello strano mondo della psichiatria.
L’esperienza mistica e la psichiatria
La psicologia e la psichiatria fanno fatica a distinguere le esperienze estatiche dalle psicosi. Durante l’esperienza estatica la mente crolla come sotto Lsd, il pensiero non è razionale, non si distingue la realtà esterna dal mondo interiore. I confini dell’io si disintegrano, il tempo si ferma, lo spazio si altera.
Le porte dell’aldilà si aprono perché la coscienza crolla e l’inconscio come in un sogno diventa il padrone. Ma l’esperienza mistica è molto vicina a quella degli schizofrenici, se non per la differenza che il mistico ne esce equilibrato e felice, lo schizofrenico invece ha visioni angosciose e ne esce distrutto (ma in alcuni casi anche lo schizofrenico vede santi e madonne).
Quindi i due mondi sono riconoscibili: gli stati d’estasi degli sciamani, le orge dei vichinghi, le feste dionisiache dei greci, l’ispirazione dei curatori e degli artisti, la beatitudine della meditazione, sono tutti processi che portano con la perdita dei confini della realtà per un periodo di tempo limitato. La schizofrenia invece è una condizione cronica da cui non puoi scegliere di uscire e che, come una malattia, ti perseguita e ti ossessiona.
Al di là di questo, a Trevignano siamo anche in presenza di guarigioni da cancri e malattie. In questo caso chi ne può attestare la veridicità se le remissioni spontanee sono possibili a tutti i livelli, in certi casi con l’autoipnosi?
Quando la mente incontra il cuore
Siamo di fronte all’inesplicabile, visto che quando la mente incontra il cuore il potere dell’essere umano è quello di diventare un creatore di miracoli, magie e anche fenomeni apparentemente innaturali come cancri ballerini, che scompaiono e tornano ripetutamente, o stimmate. Se questo potrebbe anche spiegare la natura in fondo animistica della malattia e della guarigione miracolosa, legata alla psiche più che al caso, potremmo dedurne che malattia e salute sono una nostra creazione.
La donna che si sente trasportata verso Dio al punto da desiderare intensamente di soffrire per il bene dell’umanità come Gesù Cristo, immolandosi a Lui secondo la tradizione cattolica più devota al sacro cuore, potrebbe quindi farsi venire le stimmate con un’autoconvinzione che è simile all’autoipnosi.
Occorrerebbero indagini psicologiche come quelle operate sui veggenti di Medjugorie, considerati lucidi e presenti nonostante gli stati alterati della coscienza durante l’apparizione, per escludere qualsiasi malattia mentale. Come per esempio un delirio di onnipotenza, sempre presupposta la buona fede della veggente.
Le magie e i trucchi come nel Mago di Oz
Nel caso opposto, cioè di frode cosciente, i giochi di prestigio sono sempre stati tanti, nei secoli e a tutte le latitudini, come nei templi indù dove le statuette degli elefanti crescono misteriosamente bevendo il latte delle offerte. Che ci sia un trucco dietro al mago di Oz, il risultato è la liberazione: lo spazzacamino avrà un cervello e lo spaventapasseri un cuore, come quando da bambini bastava il bacio d’amore di una mamma per guarire.
Il potere della guarigione non risiede in un luogo, in una statua, ma nella nostra anima. Il rito della preghiera, della venerazione a un amuleto o un’immagine, serve a condurre il nostro cuore in quella dimensione in cui tempo e spazio si annullano per restituirti la vita. È per farti comprendere la tua vera natura sovrannaturale.
Il sovrannaturale è in noi, e spesso ci serve qualcuno che ce lo ricordi. Le guarigioni spontanee sono possibili quindi sia in presenza di una veggente vera o falsa che sia, sia di uno sciamano. Quello che viene processato è comunque un rito sciamanico che ci mette in contatto con la dimensione che non si vede e che se ricontattiamo cancella la malattia, che è legata a una visione limitata della nostra carne e materia, a una mancanza di apertura verso l’immensa dimensione dell’amore, direbbe un mistico.
La fede e le prove
Ma le persone hanno bisogno di credere a ciò che vedono, la fede non basta, ci vogliono le prove. E così le folle si concentrano nei luoghi sacri per guardare il sole che balla, non importa che questo sia l’effetto dell’otturatore del telefonino che impazzisce se lo punti verso una potente fonte luminosa. Quel che conta è il brivido della verità che l’oltrevita ci sia davvero, la certezza che quello che non conosciamo e chiamiamo Dio, ci stia toccando. E se questo avviene, illusione o verità, dov’è la differenza?
In noi cambia poco, ma ad essere condannato sarà solo il Mago di Oz che ha fondato tutto sul bisogno di trascendenza del prossimo, accettando donazioni che non sarebbero state elargite senza qualche trucco illusorio. Ma se è la preghiera che vince su tutto, guarendo ciò che il bisturi non riuscirà mai a raggiungere e portando un po’ di pace nella piccola comunità di persone che si è creata, chi può mai dire cosa sia reale o meno: la preghiera vera dei cuori o lo scandalo che ha travolto il dolce paesino che si affaccia sul lago di Bracciano?