Le banche: “La carta di credito anche per il caffè guarisce mentalità illegale”
Abbiamo parlato con un dirigente di banca per saperne di più su commissioni e tracciabilità con pagamenti POS
L’inchiesta del “Corriere della Sera” di oggi 10 dicembre ha dimostrato come attualmente anche i baristi e piccoli esercenti, che fino a due anni fa rifiutavano i pagamenti con carta di credito per piccoli importi, adesso possiedono un POS e accettano pagamenti con carte di credito anche per un caffè. Dieci bar su dieci hanno infatti accettato il pagamento con carta di credito per importi inferiori a 5 euro. I commercianti testimoniano che questo ha permesso di aumentare le vendite ma molti parlano però di una scelta obbligata. Abbiamo parlato con un funzionario di banca per sapere effettivamente qual è l’attuale richiesta di commissioni, in base a cosa viene stabilita e se ci sono POS diversi tra loro.
“Innanzitutto le carte di credito non sono direttamente gestite dalla banca ma da società collegate alla banca, in ogni caso fuori dal circuito bancario. Le commissioni non variano tanto in base al prezzo del prodotto, ma dalla tipologia in cui rientra il prodotto offerto. Certo nel caso del caffè siamo su un euro di costo e le commissioni sono davvero minime, non si può certo far pagare il 10% di commissioni. Ad esempio ci sono commercianti che hanno dei ricarichi molto alti, in quel caso le commissioni richieste sono differenti da quelle per transare operazioni da pochi euro. Le commissioni sono sempre in variazione, vengono limate continuamente per via di molti fattori del mercato e finanziari.
Credo, se mi permette, che sia un problema di forma mentis, di atteggiamento culturale, che si riflette nelle abitudini economiche e commerciali. Le transazioni sono un pretesto, perché la tracciabilità consente di arginare o eliminare il famoso “nero”, uno dei problemi più gravi in Italia. Siamo un contro senso. In America se lei va da un ambulante per un panino le chiedono la carta di credito piuttosto che i contanti. La transazione garantisce che il denaro sia valido e che il venditore sia in regola. In America potrebbe cavarsela per omicidio, ma non per evasione fiscale…se non usciamo da queste logiche non ci salveremo. Se paghiamo tutti le tasse, tutti ne beneficeremo, noi fuggiamo dall’unica soluzione che può rimettere in piedi questo Paese”.