Le big corrono con la Lazio lanciatissima: i temi della ventesima giornata di Serie A
Biancocelesti corsari a Bergamo, ma anche le vittorie fondamentali di Genoa e Crotone. Masochismo puro tra Torino e Fiorentina
Prima giornata di ritorno in Serie A: lo scollinamento del campionato segna la corsa davanti delle grandi ma anche risultati interessanti in ottica salvezza.
Il Milan reagisce, ma Inter e Juventus viaggiano
Nonostante due sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia, il Milan reagisce e vince a Bologna, seppur con qualche brivido finale. Vittoria di rigore, visti i due penalty che hanno permesso le segnature rossonere, con l’ennesimo errore di Ibrahimovic corretto da Rebic ed il secondo tiro dal dischetto di Kessie. Il Milan crea ma non trasforma a dovere e rafforza il primato grazie anche agli interventi di Donnarumma, decisivi sia prima che dopo il gol del 2-1 dell’ex Poli. La marcia dei “campioni d’inverno” continua, ma dietro non molla nessuno.
A cominciare dalla prima inseguitrice, l’Inter di Conte, stavolta in tribuna, che passeggia sul Benevento e si mantiene a -2. Una partita in discesa nella ripresa, contro una delle difese più perforabili e con Lukaku e Lautaro che ne hanno approfittato alla grande. Ma a sbloccare la partita nel primo tempo è stata una punizione di Eriksen deviata malamente da Improta. Proprio il danese, nella posizione di regista, sembra essere il vero acquisto del mercato di gennaio.
La Juventus continua a vincere e nelle ultime 5 partite paga solamente lo stop a San Siro. Non un risultato roboante ma una prestazione solida a Genova sponda Samp. Quei pochi momenti di difficoltà sono stati sbrogliati da Chiellini, che sta tornando come punto di riferimento per Pirlo per la retroguardia, la migliore in Serie A. Ancora a secco CR7, che paga un momento di appannamento in zona gol ma che entra nella costruzione di entrambe le reti: quella in avvio di Chiesa e in chiusura di Cuadrado.
Lazio, Napoli e Roma non demordono oltre i problemi
Nel big match della giornata arriva la conferma dell’ottimo momento di forma della Lazio, corsara e convincente in quel di Bergamo. I biancocelesti riscattano la sconfitta patita martedì in Coppa Italia e superano l’Atalanta in classifica. Una grande prestazione fin dal via: dopo 130 secondi l’arcobaleno di Marusic e subito dopo il palo di Milinkovic-Savic. Una Lazio che però approfitta dei momenti a corrente alternata della Dea e della pessima giornata del reparto difensivo, come l’errore che ha permesso a Correa di correre per 40 metri ed insaccare aggirando Gollini. Quinta vittoria consecutiva e quinto posto in classifica: la partenza ad handicap è stata recuperata.
Quinto posto in coabitazione con il Napoli, che come si suol dire vince ma non convince con il Parma penultimo in classifica. L’incursione solitaria di Elmas illude i partenopei, che nel secondo tempo soffrono oltremodo prima di chiudere il discorso a 10 minuti dalla fine con un tiro sporco di Politano. Vittoria importante per un Gattuso però contrariato per l’atteggiamento di presidente e ambiente partenopeo. Crepe di difficile risoluzione.
Così come quelle di Fonseca con Dzeko, anche se la Roma in serata ha agevolmente riconquistato il terzo posto in classifica. Sembra essere tornata la Roma vista in autunno, con un primo tempo straripante: 3 gol in 10 minuti rifilati alla (ex) miglior difesa del campionato, con un Mayoral al top che non fa rimpiangere l’assenza del bosniaco. Il piccolo rilassamento ed il 3-1 di Colley non minano una prestazione da squadra che mentalmente si sta ritrovando.
Zona salvezza: colpaccio di Genoa e Udinese, harakiri Cagliari
A centro classifica Verona e Sassuolo perdono il treno delle prime, mentre più indietro spicca la vittoria scacciacrisi dell’Udinese a La Spezia (vittoria che mancava dal 12 dicembre), con De Paul mattatore nel bene e nel male, e quella del Genoa a Crotone, che condanna ancora i pitagorici all’ultimo posto. Prosegue il momento di grande difficoltà del Cagliari, che dopo aver sofferto era vicinissimo a tornare alla vittoria (dopo 13 partite) sul Sassuolo, ma nel recupero la zampata di Boga – lasciato colpevolmente da solo – condanna Di Francesco ancora una volta.
Ci Piace e Non Ci Piace: Davide Ballardini e Torino-Fiorentina
Con i premi di giornata rimaniamo in zona calda, con Davide Ballardini che ha portato il Genoa fuori dalla zona rossa sferzando nuovamente l’ambiente rossoblu. In 7 partite 4 vittorie e 2 pareggi, una media di 2 punti a partita e quarta partita di fila a reti inviolate. Con il quid in più di aver rivitalizzato Mattia Destro, autore di 6 gol solo nell’ultimo mese.
Nota negativa alla sfida del venerdì sera, Torino-Fiorentina, che tra pali ed espulsioni finisce in parità. Simbolo del periodo nero di due grandi “nobili decadute”, con grandi giocatori, costrette a lottare per una salvezza tranquilla. Due punti persi per entrambe: per la Viola che va in vantaggio, per il Toro che poteva ribaltarla con due uomini in più.