Prima pagina » Cronaca » Le fantastiche quattro “sardine”, tra spontaneità e scommesse di estinzione

Le fantastiche quattro “sardine”, tra spontaneità e scommesse di estinzione

Ieri a Piazza Pulita il “leader” del movimento squamato ha ribadito la loro spontaneità e la loro non-violenza

Iniziamo col ricordare dove è apparso “fisicamente” il movimento, perché per l'opinione pubblica è qualcosa che è sbocciata in piazza Maggiore a Bologna, ma dietro le quinte ci sono le nuove potenzialità offerte dai social e dai mezzi di comunicazione, che paradossalmente hanno portato le persone in carne ed ossa nel luogo dove si faceva anticamente la politica e la comunità: la piazza.

La piazza è d'altronde il luogo della filosofia e dell'interesse comune.

Il nome nasce dall'idea di trovarsi stretti stretti come sardine in scatola, un gruppo forte e unito fatto da individui che si muovono all'unisono. Ciascuno da solo sarebbe indifeso, ma tutti insieme fanno una “massa” compatta e inattaccabile.

 

I fantastici quattro

I quattro ragazzi Mattia, Giulia, Roberto e Andrea hanno dapprima organizzato un flash mob di risposta all'incontro leghista del 14 novembre al Paladozza, mirando a portare in strada 6000 persone, ma si sono ritrovati una folla di 15mila persone.

Il movimento si sta già evolvendo nel porsi come argine culturale ed etico al sovranismo populista di Salvini e anche di farsi bandiera di integrazione e accoglienza, concetti fondamentali che però andrebbero caricati di nuovi argomenti, perché quasi saturi di ostentazione e sterili di nuove iniziative. I ragazzi hanno forse trovato la chiave per dare nuova linfa ad una vera accoglienza dell'altro?

Mattia e il risveglio politico

Mattia Santori “leader” dei quattro pesci trascinatori di folle ha raccontato lui stesso in un'intervista a IlGiornale che il neonato movimento non sa precisamente dove vuole andare, e che per ora si tratta di un esperimento ben riuscito. Ieri sera, giovedì 21 novembre, a Piazza Pulita su La7, Mattia ha definito il movimento "spontaneo, dimostrazione di non-violenza, una macchina meravigliosamente incontrollabile. Qualcosa che ha riavvicinato la gente alla politica" dopo anni che si parlava di come risvegliare i cittadini delusi ed esasperati, alla politica. Originariamente infatti, in Occidente, la sua autentica funzione è quella di rendere sicura, vivibile, sotto l'armonia delle leggi contrarie all'individualismo, la polis, la città e quela che oggi è la nazione. 

 

Ma chi è la donzella dei fantastici quattro?

I ragazzi sono Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Roberto Morotti e Andrea Garreffa. Giulia è una fisioterapista, Andrea laureato in scienze della comunicazione, Mattia in Economia e Diritto, Roberto ingegnere. Insomma percorsi di studio e professioni diverse che hanno però trovato uniti i quattro amici in quella che sentivano fosse un'esigenza culturale e una missione morale.

I ragazzi si dicono consapevoli di aver coinvolto diverse realtà politiche, si dichiarano infatti “apartititici” ma non “apolitici” sulla loro pagina Facebook romana, che sta organizzando una protesta a dicembre nella capitale. Il 32enne Mattia nega anche che le sardine siano una mossa del PD per mostrarsi con una nuova veste fresca e rinnovata. Uno dei due leader ha militato nel PD ma c'è una bella differenza tra una partecipazione e aver innescato un movimento di tale portata avviandolo dal partito.

Politici e giornali scommettono sulla loro estinzione. Staremo a vedere.

Leggi anche:

L'Europa tra passato e presente, "La vertigine del passato"

Roma. Municipio VII, Lozzi (M5S) rivendica merito demolizione ville Casamonica

Lascia un commento