Le Guide turistiche chiedono al Governo di riordinare la professione
“Nel Nord Europa organizzano dei corsi di formazione di poche settimane per conseguire l’abilitazione alla professione e i tesserini si possono comprare”
Stamane, come previsto, si è svolta la manifestazione in piazza di Montecitorio organizzata dal Coordinamento nazionale Guide turistiche, per chiedere al Governo una legge di riordino sulla professione e controlli e sanzioni contro l'esercizio abusivo della professione. Si sono riunite sotto Palazzo Montecitorio le numerose guide provenienti da tutta Italia, particolarmente dalla Campania, dal Lazio, dal Veneto e dalla Sicilia.
"Siamo qui a protestare contro la Guida nazionale, noi vorremmo dare supporto alle Guide locali – ci spiega Paolo, un ricercatore archeologo e Guida nella Regione Campania – che continua: purtroppo, la figura della Guida nazionale comporta un'apertura al flusso di Guide provenienti da altri Paesi. Chiediamo ai nostri governanti che si impegnino a tutelare le professionalità locali, piuttosto che abbracciare il mercato comunitario."
"Immaginate Guide che provengano da Francia, Germania, Slovenia, per lavorare nel nostro Paese – suggerisce la Guida presente in piazza di Montecitorio – non pagherebbero le tasse, eserciterebbero sul suolo italiano, creando anche un danno economico proprio ai professionisti italiani". "Oltre a questo, ci sono altre motivazioni della protesta di oggi – prosegue Paolo – occorre portare un po' di chiarezza nel settore: come si diventa Guida? Purtroppo in questi ultimi anni è stato demandato tutto alle Regioni, senza un quadro preciso a livello nazionale.
Reclamiamo al Governo di mettere mano alla legge per definire una norma definitiva che regolamenti la professione. Per diventare Guida locale occorre superare un esame predisposto dalle singole Regioni e Province. In Europa, i tesserini che attestano la professione si possono comprare per poche centinaia di euro. Questo fenomeno esiste, e arreca danni notevoli alla categoria degli italiani, di chi suda per studiare e passare gli esami.
Nei Paesi nord europei organizzano dei corsi di formazione di poche settimane per conseguire l'abilitazione alla professione, che in teoria sarebbe valida su tutto il territorio dell'Unione Europea. E' questo lo scandalo! Noi insorgiamo contro queste scorrettezze, contro le guide abusive, per la salvaguardia delle Guide locali, che hanno superato i normali esami di formazione, dopo un corso di almeno 2 anni", conclude Paolo, una guida turistica che ha manifestato insieme alla nutrita rappresentanza della categoria, giunta a piazza di Montecitorio.