Le isole Egadi ombelico del mondo
Il mare delle Egadi, tra pesca sostenibile e archeologia
Sabato 5 ottobre si apre la “Nuova settimana delle Egadi”, un evento di carattere storico-scientifico di rilevanza internazionale.
Le splendide isole di Favignana e Marettimo saranno teatro di incontri e convegni che racconteranno la storia millenaria di queste località che furono teatro di battaglie leggendarie nel periodo delle guerre puniche fino ad arrivare ai giorni nostri legati alla pesca del tonno, industria fiorente e trainante di un'economia ormai perduta.
La giornalista e storica Giulia D'Angelo dirige la Libreria Internazionale Il Mare di Roma da quasi quarant'anni e insieme a Maria Guccione, tra gli altri, coordinerà l'evento organizzato dalla Regione Sicilia, dalla Soprintendenza del Mare della Regione, dal Comune delle Isole Egadi, dal Sindaco G. Pagoto, dalla Libreria Il Mare insieme ad altre illustri associazioni ed enti.
“L'obiettivo fondamentale della Nuova Settimana delle Egadi, spiega Giulia D'Angelo, è quello di affrontare le tematiche inerenti la conoscenza, la valorizzazione, la salvaguardia e la tutela dei Beni Culturali di questo territorio.”
Le Egadi fanno parte del cosiddetto “triangolo d'oro” della Sicilia di Trapani, si trovano al centro del bacino del Mediterraneo per cui la storia dell'intero mondo occidentale è passata di qui.
“La conquista di queste coste, prosegue la D'angelo, è ulteriormente provata da un recente ritrovamento affascinante e unico al mondo. I dodici Rostri che, insieme ad altri reperti, sono risalenti alla Prima Guerra Punica portati alla luce dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali del Mare della regione Sicilia diretta dal Professor Sebastiano Tusa, stanno a testimoniare l'assoluta rilevanza strategica di questo territorio fin dall'antichità.
“Delle grandi battaglie dell'antichità, scrive Sebastiano Tusa, quella che più di ogni altra ha avuto l'onore della cronaca per le interessanti scoperte archeologiche subacquee ad essa attribuite è quella delle Egadi. Siamo nel marzo del 241 a.C.”.
Un aspetto importante della tre giorni isolana è quello che vedrà coinvolto lo Stabilimento Florio, storica struttura, ora restaurata, che ha rappresentato la pesca al tonno per decenni e che si potrebbe prestare ad una serie di nuove, interessanti iniziative. Nelle tonnare di Favignana, all'epoca, non era inconsueto imbattersi in squali bianchi di 5 metri ed oltre che erano attirati dalla “camera della morte” destinata ai tonni e dove, purtroppo, rimanevano a loro volta imprigionati. Era, anche sotto questo aspetto, una località di assoluta rilevanza naturalistica.
“Gli aspetti ambientali e naturalistici, ha concluso Giulia D'Angelo, saranno trattati durante i numerosi incontri con esperti e studiosi del settore. Tra gli obiettivi che si propone l'iniziativa, infatti, vi è anche quello di valorizzare queste meravigliose isole con un turismo sostenibile anche di carattere internazionale.”
Ed allora, non resta che prendere il mare, direzione sud… Buon vento a tutti.