Le multe più assurde durante il lockdown? Le ha raccolte Flavia Perina
Un appuntamento, quello della sua pagina Facebook, dal sapore distopico e comico, in un momento apocalittico e grottesco della nostra storia moderna
“Multe” di Flavia Perina, è un modo di rubricare alcune delle multe più surreali che sono state emesse in tempo di lockdown, sulla sua pagina Facebook. Quasi per gioco e per segnalare la confusione del momento, ha iniziato a raccogliere le multe più assurde che i cittadini hanno ricevuto per essere usciti in periodo pandemico, magari per la spesa o per andare al lavoro. Un appuntamento, quello della sua pagina Facebook, dal sapore distopico e comico, in un momento apocalittico e grottesco della nostra storia moderna.
“In realtà – dice Flavia Perina – rubricare alcuni temi è una sorta di gioco su Facebook che facevo già prima del lockdown: c’era la Rubrica Alberi, con segnalazioni sugli alberi tagliati indiscriminatamente a Roma, o Cinghiali, con le foto di cinghiali mandate dai cittadini, e molte altre. In questo caso ho iniziato a pubblicare multe segnalate dai miei contatti Fb, tanti hanno iniziato a inviarmele e ho proseguito per un po’. Così è diventato qualcosa più di un gioco: la segnalazione di problemi consistenti nell’interpretare le norme del lockdown”.
Ma quali sono le multe più surreali? “Forse la persona che è stata sanzionata perché stava andando in farmacia a 5 chilomentri di distanza, ma secondo gli agenti si sarebbe dovuta recare in quella a 15 chilomentri di distanza…Oppure un commesso di supermercato che è stato multato per 400 euro per aver attraversato il parco con la bici rientrando dal lavoro, quando il parco non era neppure transennato e non lo stava percorrendo per fare sport ma come scorciatoia, o il dottore campano sanzionato e fatto passare per un ‘runner che si professa medico’ ”.