Le pagelle di Milan – Roma
Poche le sufficienze in casa Roma
Una Roma più che deludente esce sconfitta da San Siro. Denominatore comune nella rosa: intensità in fase di non possesso a livelli minimi.
Ecco le pagelle:
Olsen: il portiere svedese gioca una partita solida, senza sbavature. Il VAR lo 'salva' annullando il gol di Higuain, sul quale l'ex Copenaghen era in colpevole ritardo. Voto 6.
Karsdorp: tanta attesa da parte dei tifosi per vederlo all'opera dopo mesi passati tra infermeria e panchina. Il terzino non risponde con una grande prestazione, apparendo in evidente affanno anche nelle situazioni di uno-contro-uno. Nel secondo tempo migliora ma esce esausto. Voto 5.5. Dal 77' Santon sv.
Manolas: altra prestazione negativa per il greco, che spesso mette in difficoltà il proprio portiere con retropassaggi complicati. In generale, la sua prestazione pecca in concentrazione e soprattutto manca di vigore atletico. Voto 5.
Fazio: il 'Comandante' naufraga insieme al suo compagno di reparto, nonostante il gol segnato. Sul primo gol del Milan non aggredisce a dovere Rodriguez e lo lascia crossare senza troppe difficoltà. Voto 5.5.
Marcano: all'esordio da titolare, il centrale sbaglia qualche pallone in uscita e viene sostituito all'intervallo. Voto 5. Dal 45' El Shaarawy: qualche buono spunto ma anche tanta confusione per il faraone. Voto 5.5.
Kolarov: l'ex City è la lontana copia di quello ammirato la scorsa stagione. In evidente ritardo atletico, fatica a coprire la fascia di competenza e lo si vede rincorrere con affanno gli avversari. Voto 5.
De Rossi: tra le poche sufficienze, ancora il Capitano. Gioca sempre con lucidità il pallone e in fase di non possesso occupa sempre la giusta posizione. Voto 6.
N'Zonzi: dopo l'ingresso positivo con l'Atalanta, il francese parte bene con il Milan ma cala alla distanza, regalando il pallone del 2-1. Voto 5.5
Pastore: il Flaco non riesce ad incidere dietro le punte e viene sostituito. Voto 5.5. Dal 67' Cristante: in una squadra che va lenta, salta all'occhio la sua condizione atletica superiore. Voto 6.
Schick: sufficienza guadagnata con fatica per lui, che non incide ma fa il possibile, giocando anche da esterno. Voto 6.
Dzeko: il bosniaco non entra mai in partita e la sua indolenza spesso fa saltare i giri del pressing romanista, ma è comunque l'unico ad inventare la giocata di tanto in tanto. Voto 5.5.