Le Regionali hanno ragioni che la ragione non conosce
Per la nuova edizione dell’anti-premio ideato da Vittorio Feltri sono stati selezionati tre casi: con particolare riferimento alle recentissime elezioni in Lazio e Lombardia
Torna, con focus sulle Elezioni Regionali appena tenutesi in Lazio e Lombardia, il “Bamba della settimana”. L’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri come ironico omaggio al meglio del peggio del recente passato. Che per l’occasione è ascrivibile per intero alla classe politica nostrana – anche con vista sul carro dei vincitori.
Torna il “Bamba della settimana”
Riparte quindi il “Bamba della settimana” che, come spesso accade, si apre con un caso contrassegnato come hors catégorie per non falsare la surreale competizione. È la gaffe in cui è incorso Rosa Chemical a cui, durante un’intervista al programma televisivo Propaganda Live, è stato chiesto chi fosse Sergio Mattarella. Il rapper, come riporta il Corsera, ha dapprima replicato che è «un politico italiano», per poi ondeggiare tra «Presidente del Consiglio» e «Presidente del Senato». Alla fine comunque ha azzeccato la risposta, sia pure con l’aiuto del conduttore Diego Bianchi: che così ha dimostrato come sia sempre questione di… Fedez.
Le Regionali hanno ragioni che la ragione non conosce
Dal vuoto (culturale) al voto è un attimo, anche perché le urne si sono aperte quando il Festival di Sanremo non aveva ancora chiuso i battenti. Segnando il trionfo del centrodestra con Francesco Rocca e Attilio Fontana, entrambi eletti con oltre 20 punti percentuali di margine sui candidati di centrosinistra.
A tal proposito, l’ex Premier Silvio Berlusconi, scrive l’ANSA, ha rivendicato come all’interno della coalizione «Forza Italia sia determinante numericamente». Questo dall’alto (si fa per dire) dell’8,43% e del 7,23% con cui gli Azzurri hanno contribuito, rispettivamente, alla conquista della Pisana e alla conferma del Pirellone. A ennesima conferma che la matematica è un’opinione.
In campo progressista l’onere di analizzare la disfatta è toccato invece al segretario dem uscente Enrico “stai sereno” Letta. Il quale, rileva Rai News, ha commentato che il Pd resta «il primo partito di opposizione» e «respinge la sfida di M5S e Terzo Polo». Il fatto che la sfida dovesse essere rivolta all’alleanza FdI-Lega-FI e mettesse in palio la Presidenza di due importanti Regioni, naturalmente, è solo un dettaglio.
È però riuscito nell’ardua impresa di dire molto di peggio, come riferisce Il Dubbio, il leader di Azione Carlo Calenda. Il quale ha incolpato della débâcle terzopolista gli elettori, che «decidono ma non hanno sempre ragione».
Esegesi raffinatissima che, oltre a far capire come le Regionali abbiano ragioni che la ragione non conosce, pare il modo migliore per assicurarsi i consensi alla… Calenda greca. E che si merita tutto il “Bamba della settimana”.