“Le varianti Covid soccombono a tutti i vaccini”: il lieto annuncio dell’Oms
Per il Direttore europeo Kluge è presto per cantare vittoria, ma i dati sono sempre più incoraggianti. E si scopre anche che il siero ha un curioso effetto collaterale positivo
I vaccini che fanno parte del nostro odierno arsenale anti-coronavirus sono efficaci contro tutte le varianti Covid. L’annuncio è arrivato direttamente dal ramo europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, assieme ai dati sull’andamento della pandemia nel Vecchio Continente. E, in entrambi i casi, si è trattato di un lieto annuncio.
I vaccini sono efficaci contro tutte le varianti Covid
«Tutte le varianti Covid che sono emerse finora rispondono ai vaccini disponibili e approvati». Parola, o meglio cinguettio di Hans Kluge, Direttore regionale dell’Oms per l’Europa. Che ha sottolineato come ogni attuale versione del virus mutato possa essere controllata con le stesse misure sanitarie e sociali già applicate in tutto il mondo.
Il medico e funzionario belga ha aggiunto che «i casi Covid e i decessi stanno diminuendo. I contagi settimanali in Europa sono scesi da un plateau di 1,7 milioni, a metà aprile, a quasi 685mila nuovi casi la scorsa settimana. Si tratta di un decremento del 60% in un mese».
Numeri che rispecchiano quelli dell’Italia, che in 6 settimane ha visto crollare del 60,7% i ricoveri in ospedale e del 54,9% quelli in terapia intensiva. Come ha rilevato il consueto monitoraggio della Fondazione GIMBE, che contestualmente ha evidenziato la forte contrazione settimanale delle nuove infezioni (-30,9%) e delle perdite (-21,3%).
La luce in fondo al tunnel?
Buone notizie correlate sia all’approssimarsi della bella stagione (che già l’anno scorso aveva indebolito il patogeno), sia, soprattutto, all’avanzamento della campagna di immunizzazione. Non a caso la Commissione Ue ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Pfizer-BioNTech per la fornitura triennale di ulteriori 1,8 miliardi di dosi dell’antidoto.
Naturalmente è ancora presto per cantare vittoria, non foss’altro perché è sempre più probabile «un booster, una terza dose dei vaccini». Come ha ricordato Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico. Lo stesso Kluge ha ammonito che «i vaccini possono essere la luce in fondo al tunnel, ma non possiamo essere accecati da quella luce».
Intanto, però, il virologo Fabrizio Pregliasco e l’infettivologo Matteo Bassetti hanno riscontrato in vari pazienti immunizzati una curiosa reazione positiva. Battezzata col nome di “effetto sprint”, consiste nel «sentirsi stranamente energici subito dopo aver ricevuto una dose del vaccino anti-Covid».
Tale fenomeno potrebbe avere una natura prettamente psicologica, legata alla consapevolezza di essere finalmente protetti dal SARS-CoV-2. Dopotutto, quindi, pare proprio che non tutti gli effetti collaterali vengano per nuocere!