Le vie di Roma sono ormai un labirinto di reti arancioni, impalcature e transenne
Per i residenti, il disagio è palpabile. Roma è una città fatta per essere vissuta a piedi o in scooter, ma oggi qualsiasi spostamento è un problema
Roma si trova in una fase di trasformazione radicale. La città eterna, famosa per le sue rovine antiche e la sua storia millenaria, si sta preparando per il Giubileo del 2025, un evento che richiama milioni di visitatori. Tuttavia, questa trasformazione ha un prezzo elevato per i cittadini: la mobilità urbana è diventata un autentico puzzle.
Un cantiere a cielo aperto
Attualmente, la Capitale è un cantiere a cielo aperto. Secondo il report di aprile della CGIL, ci sono 1.555 cantieri pubblici e 4.895 privati sparsi per la città. Questi lavori, che vanno dalla costruzione di nuove infrastrutture alla manutenzione di quelle esistenti, sono finanziati da una mescolanza di fondi governativi, bonus giubilari e risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un investimento totale di 13 miliardi di euro.
Le vie di Roma sono ormai un labirinto di reti arancioni, impalcature e transenne. Il traffico è in costante tilt, con automobili inchiodate in lunghe file e mezzi pubblici che subiscono ritardi sempre più frequenti. I cittadini trascorrono ore nei loro veicoli, cercando di navigare un sistema stradale sempre più caotico, con strade interrotte per il rifacimento dell’asfalto o il restauro dei famosi sanpietrini.
La ristrutturazione di edifici è una delle principali cause di questi cantieri, rappresentando il 65% del totale. Non solo facciate di palazzi e cappotti termici ma anche opere stradali e restauro di beni tutelati, con una notevole concentrazione nel centro storico. Questo ha causato non solo difficoltà di transito ma anche un’impatto visivo notevole, con molti palazzi storici nascosti dietro a teli e ponteggi.
Muoversi in centro a Roma è impossibile
Per i residenti, il disagio è palpabile. Roma è una città fatta per essere vissuta a piedi o in scooter, ma le condizioni attuali rendono qualsiasi spostamento un problema. La situazione è aggravata dal parcheggio selvaggio, che paralizza ulteriormente le già soffocate vie cittadine.
L’amministrazione comunale sostiene che questi sacrifici sono necessari per preparare la città all’Anno Santo e per traghettare Roma nell’era digitale, promettendo una metropoli più funzionale e splendida. Ma, per ora, i cittadini devono navigare una realtà quotidiana di ingorghi e restrizioni, sperando che il futuro promesso sia all’altezza delle attuali sofferenze.
Mentre Roma continua a trasformarsi, i suoi abitanti attendono con impazienza il completamento dei lavori, sperando che la fine del 2027 porti non solo una nuova splendida piazza Venezia, ma anche una ritrovata vivibilità nelle loro strade quotidiane. Nel frattempo, la vita in città rimane un test di pazienza e resilienza per tutti.