Liberate Greta e Vanessa. Ma la polemica infuria
Ad accogliere il rientro delle due anche molte critiche. Ecco alcune reazioni degli esponenti del centro destra
La vicenda del sequestro di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite lo scorso luglio in Siria, si è conclusa alle prime luci di stamattina dopo 4 mesi di prigionia e dietro il pagamento di un riscatto milionario. Stando alle indiscrezioni fornite dall’emittente satellitare di Dubai Al Aan, la cifra sborsata dal nostro governo ammonterebbe addirittura a 12mila dollari. Le due ventenni, atterrate all’aeroporto di Ciampino, sono state accolte dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. E non solo. Ad accoglierle, a Roma, anche una pioggia di polemiche da parte dei politici e gente comune.
A tal proposito, è al vaglio dell’opinione pubblica, qualora venisse confermata l’indiscrezione rivelata da Al Aan, la decisione di pagare una simile somma a Jabhat al-Nusra, il famigerato Fronte al-Nusra di al-Quaeda, in cambio della loro liberazione. Il sondaggio delle reazioni di alcuni esponenti del centro destra a questa eventualità svela posizioni allineate. Tutti concordi col ritenere poco verosimile che le due siano state rilasciate dai loro carcerieri ‘gratuitamente’ e sul rifiuto più categorico verso qualsiasi forma di trattativa con il terrorismo.
“Pare che le due ragazze rapite in Siria siano state liberate. Lo spero di cuore. E spero che non siano stati pagati riscatti milionari ai terroristi islamici” aveva inizialmente scritto il segretario della Lega Nord Matteo Salvini sulla sua pagina ufficiale. Per poi ritornare, dopo qualche ora, a commentare che “se veramente per liberare le due amiche dei siriani il Governo avesse pagato un riscatto di 12 milioni di dollari, sarebbe uno schifo! Paghino Renzi, la Boldrini e i ‘buoni’ a spese degli altri”.
Sul punto è intervenuta anche Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha parlato di “ragazzine inesperte” che si sono improvvisate cooperanti internazionali andando “allo sbaraglio in una zona di guerra”. Nella sua nota, la Meloni, chiede chiarezza. Non è solo il nodo, prioritario, del riscatto a dover esser sciolto, ma anche quello legato alla dinamica del rapimento e della successiva liberazione, oltre che al ruolo giocato dalle due ventenni in questa vicenda. “Credo che ognuno debba assumersi pienamente la responsabilità e le conseguenze delle proprie scelte, con Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale proporremo ogni possibile misura anche in Parlamento affinché questo principio sia stabilito per legge”.
Dall’ala più radicale non tarda ad arrivare il commento, caustico, affidato dal vice di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, ai social. “Il ministro degli Esteri dice che non è stato pagato alcun riscatto. Allora ci dica immediatamente come sono andate le cose… Le hanno trovate in mezzo alla strada? Hanno convinto i rapitori a rilasciarle con un bombardamento di interviste di Renzi? Hanno lanciato sul territorio migliaia di foto della Boldrini che invitava alla pace e all'amore cosmico? Ma per favore…”.