Libertà di informazione e nuove tecnologie, un interessante iniziativa REA
Nel momento in cui la tecnologia apparentemente moltiplica la facilità di informazione, in realtà aumentano il controllo e il conformismo
Il tema della libertà di informazione è cruciale e spesso viene confuso con altre iniziative che però sono tutte dello stesso stampo. Non sono cioè espressione di libertà, ma una moltiplicazione di megafoni che ripetono le stesse cose per uniformare e appiattire la società ai voleri del potere.
Ecco perché il tema sarà oggetto di esame nella conferenza stampa che la REA ha convocato il 4 maggio alle 15, presso la sede della Stampa Estera in via dell’Umiltà, 83 a Roma.
Si discuterà del paradosso che nel momento in cui la tecnologia apparentemente moltiplica la facilità di informazione, in realtà il controllo e il conformismo aumenta e si fa più ferreo.
Abbiamo visto questi temi già in passato e sotto vari angoli visuali e culturali, pensiamo ad esempio all’IA (intelligenza artificiale)che sta rapidamente avanzando e che pur rappresentando un’opportunità per altro verso potrebbe spazzare il ruolo dei giornalisti con facilità impressionante.
Chi ha potuto vedere le più recenti evoluzioni ha costatato che l’IA (Intelligenza Artificiale) potrebbe redigere un articolo in sostituzione di un umano velocemente e facilmente già ora. Altro discorso è la veridicità, l’innovazione, la consapevolezza di un autore reale a fronte di uno pilotato (l’IA ha sempre dei padri o dei padroni alle spalle…). Ma intanto uno tsunami si sta per abbattere su molte funzioni, su molti mestieri e professioni (tra cui il giornalismo) e non ce ne accorgiamo.
Sarà bene seguire con attenzione la conferenza della Rea perché in tale occasione verranno esaminati sia gli sviluppi tecnici del settore comunicazione, sia i problemi pratici (economici, giuridici, burocratici che in controtendenza cercano di soffocare e limitare il pluralismo). Infine i temi connessi della libertà.
Ecco che emerge dal programma della REA in vista dell’evento
La storia c’insegna che dalle ceneri delle grandi crisi potrebbero nascere altrettanto grandi opportunità di rinascita. Occorre però saper cogliere l’attimo dell’opportunità che si presenta. La profonda crisi che attraversa il settore radiotelevisivo locale, per mano di leggi e leggine fatte ad arte dai potenti del mainstream dominante, può essere alleviata dalla opportunità che offre la rivoluzione copernicana del digitale, capace di restituirci nuovi spazi di libertà d’informazione e d’impresa attraverso la Rete dello streaming.
E’ il flusso streaming della Rete che induce i broadcaster a trovare, inventare, nuovi modelli comunicativi fino a oggi impensabili come l’Hbbtv (Hybrid Broadcast Broadband TV) che consente d’implementare la rete internet nel video dei televisori smart. Tale funzione la si trova semplicemente pigiando il tastino rosso del telecomando. E’ semplice. Bisogna solo abituarsi ad usarlo!
E’ in quell’angolo in basso a sinistra del video che moltissime emittenti hanno potuto trovare spazio per farsi vedere in attesa di altre soluzioni tecnologiche più innovative ed economiche.
La REA, sempre attenta alle nuove tecnologie e ai nuovi modelli organizzativi della comunicazione, oltre all’Hbbtv, ha rivolto lo sguardo al modello Hbbtv-I ((Hybrid Broadcast Broadband TV – Internet) che, in pratica, consente di portare autonomamente sulla smart tv il proprio programma attraverso lo streaming senza passare dall’Operatore di Rete. Risparmiando in tal modo gli esosi costi d’affitto della capacità trasmissiva. Il successo però dei programmi trasmessi in streaming non è dietro l’angolo, sia per il numero dei collegamenti che possono contenere gli slot IP (max 10.000) sia per farsi conoscere dall’utenza.
Come si articola la conferenza della Rea?
14.30 Registrazione partecipanti
15.00 saluti:
On.le Antonello Aurigemma Presidente Consiglio Regionale Lazio
Angelo Raffaele Margiotta Segretario Generale Confsal
Antonio Diomede – Presidente REA : La vertenza delle radiotvù locali
Giuseppe Sugamele – Segretario Gen.le Libersind Confsal : Il CCdL REA/LibersindConfsal delle locali in linea con l’innovazione tecnologica
Fabrizio Abbate – Rapporti Esterni REA : Informazione, pluralismo e cultura
Gabriele Betti – Operatore Telecomunicazioni : L’alternativa delle piattaforme multimediali aggregative al Digitale Radiotivù Terrestre.
Luca Borgomeo – Presidente AIART (Associazione Italiana Telespettatori) : La programmazione di qualità e gli indici di ascolto Auditel
Carlo De Masi – Presidente Adiconsum: Radio e TV aziende energivore
Enea Franza – Docente Economia e Finanza UNIPACE –ONU : Monopoli informativi e libertà economica
Fabio Duranti – Editore Radio Radio/Vice Presidente REA : La posizione dominate e sostitutiva di Google nella editoria radiotelevisiva italiana
Rainero Schembri – Rapporti Esteri : Una forte identità nazionale non può prescindere dagli italiani all’estero – La voce degli italiani all’estero nelle radio tv locali.
Astrolia e il mistero delle tre cattedrali e l’intelligenza artificiale nel Neoevo
Le finalità della REA sono concrete, il presidente Diomede ha illustrato così l’evento:
A superare le difficolta ci ha pensato la REA, l’associazione delle emittenti locali, con la costruzione di due innovative piattaforme aggregative: “Le 100 Radio Made in Italy” e “Le 100 TV Made in Italy” con il duplice scopo di offrire all’utenza una moltitudine di programmi pluralisti per concorrere a formare almeno due milioni di ascolti giornalieri tra radio e tv in “forma aggregata”. In modo da catturare pubblicità locale e nazionale. Il modulo è semplice, molto pratico, visibile nei televisori, pc, smatphone, mediante una APP e nelle autoradio accanto alla radio FM e al DAB. Le prove pratiche di utilizzo dei predetti moduli saranno effettuate nel corso della Conferenza, ma i programmi delle emittenti iscritte al network sono già visibili nel portale della REA.
Dunque, la rivoluzione copernicana delle radio tv locali italiane del Made in Italy nel mondo è già in atto, ma intanto che si affermi le emittenti sono impegnate a sostenere ingenti spese di gestione dovute agli sproporzionati affitti della capacità trasmissiva del DVBT , al caro bollette della FM e ai costi del personale. A proposito del caro bollette la REA e Libersind Confsal ritengono che il settore, in base ai suoi 18.000 impianti di 108 MW di assorbimento, debba essere riconosciuto energivoro e, come tale, godere di tariffe agevolate come la grande utenza dell’industria.
Su tutta la problematica la REA ha richiamato il Governo e le forze politiche a fare la propria parte attraverso la riforma del DPR 146/17 mirata a una sana ed equa ripartizione dei contributi statali di competenza al “Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”.
Tutti gli interessati a i temi della comunicazione seguiranno certamente con attenzione il dibattito.
Avv. Fabrizio Abbate
Noi a nostra volta segnaliamo che si è costituito il movimento Neoevo per discutere proprio di questi temi: il futuro delle libertà e dei diritti in rapporto alle tecnologie, una opportunità per approfondire i temi dell’avvenire. Per chi volesse partecipare a questi approfondimenti ecco un modo facile per entrare.