Libri, Salvo Sottile pubblica per Mondadori il romanzo Cruel
Salvo Sottile, giornalista e scrittore, conduttore di “Quarto grado” (Rete4) e “Linea gialla” (La 7), è autore di Cruel
Salvo Sottile, giornalista e scrittore, balzato agli onori dela cronaca nera per i celebri programmi tv, condotti con successo, quali ‘Quarto grado’ su Rete4 e ‘Linea gialla’ su La 7, ha da poco pubblicato la sua ultima fatica letteraria dal titolo ’Cruel’ (Mondadori euro 17,00 pag 221).
Al centro della scena un omicidio atroce che si è consumato a Roma. Marta Luci, studentessa universitaria, è stata trovata morta dentro a un ex ospedale psichiatrico, abbandonata con la gola squarciata, senza più nemmeno una goccia di sangue nel suo candido corpo. I capelli sono unti da una sorta di balsamo maleodorante. Sul ventre e sul petto alcuni tagli disegnano una croce rovesciata. Delle indagini si occupa un commissario specilalizzato in omicidi rituali. Lo affianca Mauro Colesani, inviato del settimanale Cruel, che si mette sulle tracce dell’assassino. Il giornalista vuole a tutti i costi scoprire la verità spinto da una ragione personale. Come sempre accade nei casi complessi, le soluzioni appaiono molteplici, così come le letture del caso, i moventi, i dubbi e i sospetti. Fino a un effetto domino finale in cui l’unica verità grida vendetta per sgretolare tutte le precedenti ipotesi.
Salvo Sottile viene sorretto dalla conoscenza del mondo che descrive; avvalendosi della sua grande esperienza maturata su questi temi in anni di professione giornalistica, regala al suo publico una storia godibile e ben scritta, scandita da un ritmo serrato.Il libro risulta credibile, descritto con realismo e capace di suscitare suspense e di sollevare interrogativi. Il thriller poi, spingendosi oltre la trama, tenta di analizzare con efficacia stilistica l’oscuro pianeta del male. Le tenebre avvolgono i lettori nella ragnatela dei vizi per porre quesiti sulle ragioni dell’odio sempre in cerca di occasioni per manifestarsi nel modo più efferato possibile. Il punto vincente della produzione di Salvo Sottile è l’approccio investigativo. La ricostruzione del caso viene affrontata senza preconcetti, con rigore estremo. Attenzione, rilevazione scientifica e analisi dei dati, ma anche il guizzo dell’intuizione, il lampo dell’intelligenza, il rovescio improvviso che non si può sistematizzare. il tutto condito da un enorme sforzo di approfondimento, svolto con l’evidenziatore psicologico, per non lasciare nulla al caso.
Il conduttore televisivo ha dedicato il libro alla moglie, ai figli e ai genitori, ma anche a suo nonno materno «Al capostazione Sciuto, che poi la vita è tutta una questione di treni afferrati e persi». Il nonno appunto: figura chiave della sua esistenza con la quale ho trascorso i primi anni d’infanzia nella stazione di Cefalù (Palermo). Stavolta il treno Salvo Sottile l’ha preso in tempo per condurre i suoi telespettatori in un viaggio a sorpresa dove non mancano le emozioni forti, i brividi e i colpi di scena. In tutte le librerie.