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“L’inferno dei Single” su Netflix, il quarto reality più visto in Europa

Un vero gioiello della tv, targato Corea, capace di regalare forti emozioni e di far impallidire ogni altro programma del filone

L'inferno dei single

Ha debuttato su Netflix il 14 gennaio, la nuova stagione de ‘L’inferno dei Single’ il quarto reality più visto in Europa, un successo planetario della televisione coreana. Alcuni ragazzi in cerca dell’anima gemella si riuniscono su un’isola deserta, ‘infernale’ soprattutto per la crudeltà delle dinamiche amorose che si vengono a creare fra chi non fa match con la persona che gli piace, Ai giovani, confinati a mangiare del cibo in scatola e carote crude, non vengono risparmiate delusioni e sconfitte legate ai giochi con cui accaparrarsi i bonus per scegliere l’eletto con cui volare a Paradiso.

Nella quarta edizione dormono meglio

Ma se nelle prime due stagioni i concorrenti potevano cucinarsi e cenare in riva al mare, bere acqua a gogò, previa lunghe scarpinate per recuperarla, lo scenario è drasticamente cambiato nella terza stagione e leggermente migliorato in quell’attuale a livello delle sistemazioni per dormire. La polarizzazione fra inferno e paradiso è dunque sempre più evidente. Lo scopo del reality è quello di riuscire ad abbinarsi con un potenziale fidanzato/a e trascorrere così dei weekend da favola, in un resort extra lusso a cinque stelle, dove poter gustare prelibatezze, riposare in letti faraonici e nuotare in piscine calde stratosferiche, conoscersi, innamorarsi con l’obiettivo di poter abbandonare per sempre l’inferno in coppia.

Chi lo dribblasse, aspettandosi il solito reality volgare e grossolano come “Too Hot to Handle” o “L’amore è cieco’’, perderebbe una grande occasione. Il programma infatti risulta interessante, delizioso, poetico e molto toccante. In particolare la seconda stagione con la bellissima pianista, la musicista Seul Ki, super corteggiata dai più affascinanti concorrenti, ha toccato la vetta più alta del reality. La pianista alla fine ha ceduto alla purezza di Jong –woo, un ragazzo che ha dato tutto se stesso per partire con lei, riuscendoci solo nel finale. Con questa storia d’amore il programma ha sbaragliato ogni possibile concorrente sul mercato, facendo commuovere milioni di telespettatori, assurgendo a simbolo universale di una televisione ispirazionale.

La Corea raccontata meglio

Un vero gioiello della tv, targato Corea, capace di regalare forti emozioni e di far impallidire ogni altro programma del filone. Uno spaccato interessante dal punto di vista sociale e antropologico sulla cultura e sul modo di vivere le relazioni in Corea. E anche una dimostrazione della modernità degli asiatici che riescono a realizzarsi in vari ambiti molto prima di quanto accada in occidente. I partecipanti infatti, che non possono svelare la propria età o il proprio mestiere o corso di studi, finché non si guadagnano un soggiorno a Paradiso, sono spesso dei vincenti che si sono distinti per qualità estetiche, artistiche, sportive o intellettuali a soli 25/ 30 anni. 

I meccanismi di seduzione, dove l’età e la galanteria giocano un ruolo di primo piano, sono avvincenti. Un altro aspetto che emerge fin dalle prime immagini è anche la scelta dei dettagli del partner perfetto. Le ragazze badano spesso all’altezza, al naso, ma soprattutto all’aria da cucciolo, che in Corea risulta essere molto apprezzata. I personaggi sono piuttosto variegati in un cocktail perfetto. Sono tutti belli, ma non sono tutti fortunati in amore; c’è l’inguaribile romantico, quello più incompreso, ma che alla fine si riscatta, la presuntuosa che non ha mai ricevuto un no, costretta a ridimensionarsi, la sportiva, la simpatica, l’intellettuale, l’artista, l’ingenua, l’inesperto, lo chef.

Un approccio romantico

L’approccio tra uomo e donna è delicato e sembra uscito dai romanzi d’amore e dalle favole. La timidezza, e il rispetto dominano negli intrecci sentimentali, i contatti fisici sono rarefatti e trionfano le lunghe passeggiate e i giochi di sguardi. Gelosie e delusioni non mancano, e siccome è pur sempre un reality, fra gli ingredienti troviamo anche un alto livello di competizione e qualche tiro mancino nelle gare per avere l’opportunità di volare a Paradiso. Il corteggiamento è di altri tempi e per questo tocca il cuore. Si rimane incollati allo schermo dall’inizio ala fine con commozione e identificazione assoluta. 

Fiore all’occhiello del reality sono i cinque adorabili commentatori, ormai famosi in tutto il mondo, così empatici e divertenti, eleganti, intelligenti e pacati ( fra loro anche un ex partecipante delle seconda stagione di Inferno). Per fortuna ognuno di loro risulta distante anni luce dagli opinionisti italiani, spesso vuoti, sguaiati e cattivi. Un siparietto irrinunciabile che contribuisce a sigillare il valore di questa originale offerta televisiva.  

Riuscirà la quarta stagione di Inferno dei Single, attualmente in onda, a raggiungere il livello delle precedenti? Ai telespettatori l’ardua sentenza.