L’infettivologo Spallanzani: “90% asintomatici, ma 10% può far scoppiare reparti”
L’infettivologo Spallanzani: “90% asintomatico, ma il 10% restante contiene un numero di malati che può far saltare il sistema sanitario”
L’infettivologo dell’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, Mauro Zaccarelli, ci spiega la situazione attuale del Covid-19 nel reparto dell’ospedale, nel periodo della sua “seconda ondata“.
L’infettivologo dello Spallanzani: record di contagi ad ottobre 2020
“In questo momento abbiamo toccato il record assoluto nel numero di casi, non abbiamo mai avuto così tanti casi nemmeno a marzo/aprile. La quantità di asintomatici o paucisintomatici quindi con sintomi lievi (febbre bassa, raffreddore, perdita di gusto e olfatto), rappresenta il 90-95%. Però essendo un numero di casi totali così alto, coloro tra essi che finiscono per manifestare polmonite o un quadro clinico più serio, rappresentano un numero alto anch’esso. Quel 5-10% che ha bisogno di ospedalizzazione è quindi un numero consistente per la nostra sanità e le nostre strutture, un numero capace di mettere in crisi e far scoppiare il nostro sistema sanitario.
Età avanzata, presenza di altre patologie, tumori pregressi, sono purtroppo fattori di predisposizione alla terapia intensiva.
Speriamo quindi nell’arrivo del vaccino, l’Europa lo ha previsto per la primavera; 50 milioni di dosi al giorno. Se davvero sarà così, supereremo questa situazione. Io personalmente sono contrario ad un lockdown generale, ma raccomando di mantenere le distanze e ridurre il più possibile i contatti. Sono maggiormente favorevole a piccoli interventi di chiusura mirata, come si sta facendo, e soprattutto ad un lavoro di sensibilizzazione dei cittadini. Il loro senso di responsabilità, più delle leggi, può diminuire il contagio. Allo Spallanzani abbiamo ora 250 posti letto, e la Regione Lazio sta continuando ad aumentare i posti letto”.