L’Inter verso lo Scudetto, quarto posto incandescente: la ventinovesima di campionato
Juventus, Milan e Roma perdono punti inattesi, in coda Cagliari e Crotone in grande difficoltà
Il classico turno di campionato pre-pasquale restituisce 10 partite in 10 ore (un piccolo schiaffo al “campionato spezzatino”) e probabilmente l’allungo decisivo dell’Inter verso lo Scudetto.
Inter, la nona vittoria di fila in campionato sa di Scudetto
L’Inter passa anche a Bologna con la rete di Romelu Lukaku e dopo 21 giorni di stop riparte mettendo una grossa ipoteca su questo campionato. Match complicato per i nerazzurri al Dall’Ara grazie ad un Bologna compatto e aggressivo: anche dopo il gol del belga alla mezz’ora (partito dall’asse Young-Bastoni) nel secondo tempo a più riprese ha avuto occasioni per pareggiare. In mezzo il palo dai 20 metri di Lautaro Martinez. Ai punti, i rossoblu dell’ex Mihajlovic avrebbero meritato il pareggio ma se c’è un dato che impressiona è che nelle ultimi 11 partite di campionato, l’Inter ha subito solo 3 gol. Nel recupero di mercoledì col Sassuolo la Beneamata ha la possibilità di andare a +11 sul Milan: se non è un match point poco ci manca…
Juve e Milan rallentano: margine sul quarto posto risicato
Due pareggi contro squadre inferiori e tutto torna in discussione. Con l’Inter che oramai in classifica è lontana, nella corsa caotica al quarto posto rientrano Juventus e Milan che perdono punti preziosi.
Il Milan stanco paga anche i nazionali: i numeri parlano di un ruolino di marcia deficitario nelle partite in casa, con l’ultima vittoria tra le mura amiche che risale allo scorso 7 febbraio. Un Theo Hendandez in fase calante rispetto a quello visto in autunno regala, insieme al cattivo posizionamento di Donnarumma, il gol a Quagliarella. Hauge pareggia, poi il palo di Kessie al 93′ frena il Diavolo, che non avrebbe meritato la vittoria sulla Sampdoria. Secondo posto ancora in possesso, ma da dietro si avvicinano.
La Juventus esce con un pari dall’Olimpico in un derby prima guidato e poi rincorso. Non basta l’ormai solita intraprendenza di Chiesa ed il senso del gol di Cristiano Ronaldo (che diventa 2° bomber all time). Due errori difensivi individuali consentono a Sanabria di ribaltare il derby e per poco il Toro non fa il colpaccio, fondamentale in ottica salvezza più alla “supremazia cittadina”. Per i bianconeri comincia a diventare ardua anche la corsa Champions, con il recupero col Napoli che assume un’importanza ancora maggiore.
Per la Champions corrono tutte tranne la Roma
La prima ad approfittare dei pareggi altrui è l’Atalanta, che stacca la Juventus ed ora è terza in solitaria a due sole lunghezze dal Milan. A tratti micidiale, a tratti sorprendentemente fragile. Il miglior attacco del campionato (68 gol) con la coppia colombiana Muriel-Zapata (29 gol in due), ma la difesa continua ad andare a corrente alternata permettendo due volte all’Udinese di rientrare in partita. Gasperini deve aggiustare ancora qualcosina.
Ne approfitta anche il Napoli, che batte in maniera rocambolesca il fanalino di coda Crotone e si porta a pari punti con la Juventus. L’1-2 dei primi 20 minuti illudono gli azzurri ma i calabresi non muoiono mai e recuperano due gol di svantaggio con il cecchino Simy e la dormita di Maksimovic per il pareggio di Messias. Gattuso ha sì ritrovato Osihmen e Mertens in ottima condizione, ma a decidere è stato il diagonale di Giovanni Di Lorenzo, punto fermo e continuo di questo Napoli. Ora gli azzurri appaiano la Juventus al quarto posto alla vigilia del recupero della terza giornata: mercoledì una sfida che vale doppio.
La Roma rallenta ancora ed ora è settima. Il pareggio a Reggio Emilia sa di due punti persi, date le notevoli assenze dei neroverdi e la situazione di vantaggio a 6 minuti dal termine. Giallorossi avanti due volte, prima col rigore trasformato da Pellegrini, poi col diagonale ravvicinato di Bruno Peres. El Shaarawy sbaglia due gol davanti a Consigli ed il garibaldino Sassuolo di De Zerbi non muore mai, anche se i gol di Traoré e di Raspadori sono sulla coscienza della difesa di Fonseca. Un punto nelle ultime 3 partite e quarto posto a -5.
La Lazio supera i cugini. 8° vittoria consecutiva in casa e battuto uno Spezia sempre molto coriaceo. Come succede non di rado, la vittoria arriva in zona Caicedo, grazie al rigore trasformato dall’ecuadoriano all’88’. Correa si dimostra più efficace come rifinitore che goleador. Finale caotico con le espulsioni di Lazzari e Correa, coinvolti nella maxi rissa finale.
Squadra | Partite | Punti |
---|---|---|
Inter | 28 | 68 |
Milan | 29 | 60 |
Atalanta | 29 | 58 |
Juventus | 28 | 56 |
Napoli | 28 | 56 |
Lazio | 28 | 52 |
Roma | 29 | 51 |
Zona Salvezza: Viola, Strega e Toro a piccoli passi
In zona calda dominano i pareggi che cambiano di poco il quadro generale. Se Genoa e Fiorentina non si fanno del male e fanno un passettino in avanti, il Parma acciuffa nel finale il Benevento ma il pareggio lascia i ducali con l’amaro in bocca. Dal sapore agrodolce anche il pari del Toro nel derby: un risultato da non buttare via ma c’era la possibilità di vincere e dare punti e morale all’ambiente. Pesanti sconfitte (in quanto di misura, benché sfavorite alla vigilia) per Spezia e Crotone a Napoli e Roma sponda Lazio, ancora di più per il Cagliari di Semplici battuto a domicilio da Verona.
Fiorentina | 30 |
Benevento | 30 |
Spezia | 29 |
Torino* | 24 |
Cagliari | 22 |
Parma | 20 |
Crotone | 15 |
Ci Piace e Non Ci Piace: Simy e Leonardo Semplici
Condottiero di una nave che vive in acque difficili, Simeon Tochukwu Nwankwo, per tutti Simy, sta facendo di tutto per salvare il suo Crotone, con 15 gol in 29 partite ed il quarto posto nella classifica marcatori con Zlatan Ibrahimovic. Anche oggi una doppietta per recuperare la Lazio: un attaccante che dovrà rimanere per forza di cose in questo campionato.
Chi invece rischia di retrocede è il Cagliari che cade alla Sardegna Arena contro il Verona, mentre la diretta rivale, il Torino, guadagna un punticini e deve recuperare una partita. Sembra essere svanito l’effetto di Leonardo Semplici, con le ultime 3 partite che hanno portato in dote solamente un punto