L’Italia ha bisogno di una nuova classe dirigente dopo il periodo buio dei Governi Conte
Ancora una volta i fatti ci dicono che non può esserci una buona gestione della cosa pubblica senza un’adeguata classe dirigente
Il Governo uno e due presieduti dall’avvocato del popolo, hanno segnato uno dei periodi più bui della storia politica repubblicana. Certamente il popolo Italiano meritava come premier un personaggio di maggiore spessore politico. Una personalità di prestigio con una adeguata preparazione ed esperienza di politica internazionale e un vero uomo delle Istituzioni.
Principianti allo sbaraglio
L’avvocato arrivato dalla Puglia, privo di preparazione culturale nella gestione della complessa macchina dello Stato ha dimostrato inadeguatezza a ricopre quel ruolo. Un personaggio privo di spessore da statista e da leader avrebbe dovuto rinunciare all’incarico essendo consapevole di non riuscire a combinare di nulla di buono per questa Italia già troppo disastrata. Si è dimostrato un principiante allo sbaraglio, sia per la politica interna che internazionale. Ha combinato danni economici e sanitari irreparabili: siamo al primo posto al mondo per numero di deceduti rispetto alla popolazione e ha causato con le scelte di politica economica, ulteriore debito che gli italiani prima o poi dovranno pagare.
La compagine governativa non era certamente migliore di chi ricopriva il ruolo di primo ministro. Tutti questi miliardi buttati al vento con i diversi bonus, con gli acquisti scellerati compiuti dal quel fenomeno di commissario, rimosso recentemente dall’incarico. Chi pagherà i danni? Sicuramente arriverà una patrimoniale e tante altre tasse che dovranno essere pagate sempre dai soliti contribuenti. Ancora non si riesce a comprendere come il Presidente della Repubblica Mattarella, uomo saggio, di cultura e di conoscenza profonda delle istituzioni, abbia potuto affidare l’incarico di formare un Governo, per ben due volte, ad un emerito sconosciuto che nella vita aveva svolto la professione di avvocato di provincia, per poi insegnare ad una università romana e poi spedito in quel di Firenze.
Lo spostamento da Roma a Firenze fu un mistero mai chiarito, poiché giravano strane storie all’interno dell’ateneo universitario. Come abbiano potuto creare questo mostro sempre genuflesso all’impero germanico e inclinato fortemente verso la Cina. Fortunatamente l’ex presidente della Banca Centrale Europea e attuale premier è riuscito in poco tempo a restituire prestigio e dignità all’Italia. Si può continuare a sostenere che uno vale uno ? L’Italia ha necessità di essere governata e rappresentata dai migliori e rimandare a casa tutti i fannulloni che nella vita non hanno mai fatto nulla.
Cesare Giubbi