L’obbligo vaccinale? Imponiamolo ai politici che lo sostengono
“L’obbligo vaccinale è necessario come non passare con il rosso al semaforo” dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti
Una pletora d’infettivologi che dicono e disdicono non bastava. Adesso pontificano sul virus anche i politici. In prima linea coloro che espongono i bambini, permettendo che la sperimentazione vaccinale in atto li coinvolga con il plauso del pediatra Locatelli che traina la campagna che coinvolge i più piccoli.
Lo scomodo ruolo della cavia
Come vi permettete di non fare le cavie? Noi vi togliamo lo stipendio, v’impediamo di viaggiare, di andare al ristorante, di avere relazioni sociali, di fare colazione al bar. E ora esponiamo anche i vostri figli. Questa la black agenda studiata dal Regime per erodere i diritti umani, le libertà individuali, sottrarci i dati sensibili e instaurare una dittatura sanitaria con il consenso dei cittadini (ormai sempre più in dissenso). Senza risparmiare i bambini. Nessuno si era mai spinto a tanto. Allora come un genio della lampada che realizza desideri altrui, sopraggiunge Giovanni Toti, una mente illuminata, della quale, dopo tante affermazioni intelligenti, sentivamo davvero il bisogno.
Giù le mani dai bambini dice (menomale che almeno in questo abbia dimostrato un briciolo di umanità), ma non dai genitori. Proteggiamoli ma li facciamo restare orfani. E’ questa la brillante idea caro Toti? Si, perché il Presidente della Regione Liguria vorrebbe costringere i 50enni a inocularsi nel sangue una sostanza di cui non conosciamo gli effetti avversi a breve e a lungo termine. Come se fossimo bendati e non vedessimo quello che sta accadendo ad alcuni che si sono prestati e che invece affiora, malgrado i tentativi di censura.
Sanzioni e divieti
E giù brillanti proposte per punire chi non si è fatto l’iniezione. Come quella d’impedire agli over 50, gli unici fra l’altro che possono spendere, l’accesso ai supermercati e ai centri commerciali. Tanto se muoiono o si ammalano chissenefrega? Perché la proteina spike, così pericolosa per i non vaccinati, che potrebbero intercettarla nell’aria, quando invece viene prodotta dal nostro organismo e ce l’abbiamo nel sangue, grazie al siero, ci fa benissimo. Anzi, ci rende immortali.
Il vaccino a chi è immune
L’importante è sperimentare e soprattutto sottostimare gli effetti avversi dei farmaci genici. La malafede di costoro poi si evince dal fatto che pretendono di fare la punturina anche a chi dal Covid è già guarito. Una follia che espone le persone al fenomeno Ade, un cortocircuito anticorpale che può portare alla morte. Sentire la classe politica che ha distrutto la sanità pubblica, sottratto i fondi agli ospedali, chiuso e non modernizzato strutture chiave, aumentato i ticket, di colpo interessata alla salute pubblica, fa ridere. O piangere. Ma il divertente, esilarante Toti non si ferma qua e ci regala una metafora illuminante.
“L’obbligo vaccinale è necessario come non passare con il rosso al semaforo”
Una frase la sua a cui però, ma lui non lo sa, segue il giallo e il verde e fa passare tutti. Dopo l’immagine del giornalista Sansonetti, che paragonava i limiti imposti dal green pass alla necessità della patente per guidare, ci voleva la parabola del genio Toti. Ci era necessaria come l’aria. Peccato che i due abbiano confuso le regole della strada con alcuni diritti costituzionali sacri e inviolabili.
Meglio un’altra idea, imponiamo l’obbligo vaccinale, il guinzaglio e il green pass ma soltanto per i politici e le loro famiglie. Questa cinica sperimentazione fatta sulle masse umane, può essere solo libera e volontaria. E dovrebbe riguardare per obbligo di legge soltanto i nostri parlamentari con parenti al seguito. Forse avrebbero un ripensamento. E immetterebbero magari sul mercato un buon vaccino proteico tradizionale come Sinopharm. Sempre che poi vaccinarsi per un virus che muta serva a qualcosa oltre che a mettere ko il nostro sistema immunitario. Israele insegna.