Lobby e poteri forti? Per Ignazio Marino solo “un alibi”
Le dure parole del viceministro ai Trasporti Nencini (PD) a ECG Regione Lazio: “Prima di dare la responsabilità ai poteri forti, bisognerebbe guardarsi allo specchio”
Regolamentare le lobby “è una necessità”? Ne è convinto il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, nonché senatore dem, Riccardo Nencini. “Le lobby esistono”, fanno pressione su “chi ha il potere di decidere dentro e fuori il Governo, dentro e fuori il Parlamento”.
Un tema, questo, molto attuale, viste anche le dichiarazioni di alcuni esponenti del Partito Democratico dei giorni scorsi, a partire da Stefano Fassina – "Questo Pd mi preoccupa perché è sempre più in linea con gli interessi più forti e meno vicino alle domande delle persone che cercano lavoro e sono precarie", diceva Fassina. Nencini, è tornato a parlarne ad ECG Regione Lazio, la trasmissione di Radio Cusano Campus, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “I rapporti con le lobby vanno regolamentati, portati alla luce con la massima trasparenza” – dichiara.
Il tema dei ‘poteri forti’, riguarda anche la città di Roma. O almeno, così sembrano testimoniare le dichiarazioni del sindaco Marino che, anche in occasione del suo discorso in Aula Giulio Cesare, chiamato a rendere conto sul #multagate, ha poi sostenuto come ci siano dei detrattori, suoi e della Giunta tutta, che remano contro il suo operato. Si tratterebbe, secondo Marino, di persone che “trovano la ragione della loro forza nell’abusivismo e nella corruzione”, come pure “chi è sodale di quei poteri e di quegli interessi”.
Non ne è convinto però Nencini, esponente del suo stesso partito. “Sul fatto che la responsabilità di non fare le cose dipenda sempre dai poteri forti, qualche dubbio lo nutro. Per qualche amministratore diventa un alibi per l’incapacità”.
Duro Nencini nei confronti del chirurgo dem: “Non c’è un partito, un movimento, un’associazione che abbia condiviso il modo in cui l’amministrazione Marino sta governando la città. Prima di dare la responsabilità ai poteri forti, bisognerebbe guardarsi allo specchio. O almeno così sono stato educato io: prima bisogna analizzare i nostri errori, poi le responsabilità fuori di noi”.
Insomma, mentre in Campidoglio si tenta di mettere a tacere i possibili dissidi interni al Partito Democratico, non solo tra esponenti della stessa maggioranza capitolina, ma anche tra il nazionale e il cittadino, le parole di Nencini sembrano destinate ad alimentare un fuoco mai spento: lapidarie, si rivolgono al sindaco Marino e lo invitano ad assumersi le sue responsabilità.