Lukaku, CR7 e Immobile fanno ripartire le big e che batosta per Roma e Torino!
Ma anche i pareggi di Milan e Atalanta, le polemiche di Commisso ed un Lecce pirotecnico. Tutti i temi della 22a giornata di Serie A
In attesa di Sampdoria-Napoli, andiamo a vedere ed analizzare i match di una giornata piena di gol. In particolare quelli dei bomber, che hanno permesso a Juventus, Inter e Lazio di tenere un passo sostenuto.
Ronaldo di rigore, la Juventus riparte solida
Qualche patema iniziale all'Allianz Stadium, ma dopo i primi arrembaggi della Viola la Juve riesce a ripartire dopo il testacoda di Napoli. Un rigore per tempo, trasformati dall'infallibile Cristiano Ronaldo (record di 9 partite consecutive a segno) hanno risolto una partita che come spesso è successo quest'anno non sembrava chiudersi in anticipo. Non è più una notizia la prestazione di Bentancur, mentre buone nuove arrivano da Rabiot e De Ligt, entrambi in crescita e utili come il pane in previsione degli ottavi di Champions che si avvicinano.
L'Inter tiene e ringrazia Lukaku
L'assenza di Lautaro c'è e si fa sentire, l'Udinese gioca un'ottima prima ora di gioco ma alla fine l'Inter potenziata dal mercato espugna la Dacia Arena e tiene il passo dei bianconeri. Con Young già rodato – mentre avranno giustamente bisogno di qualche partita sia Eriksen che Moses – è un super Lukaku a sbloccare il match, grazie anche all'ingresso nella ripresa di Sanchez, che ha provocato il rigore del raddoppio. Per il belga sono 14 in campionato ed il record di 11 gol in 12 trasferte (dove i nerazzurri sono gli unici imbattuti). Un buon viatico per due partite fondamentali: il derby e la trasferta di Roma con la Lazio.
È tornata la killer Lazio, che vede il secondo posto
Dopo il leggero rallentamento – di prestazioni e di risultati – della scorsa settimana, la Lazio demolisce la Spal e continua a rimanere attaccata al treno Scudetto. Anzi, con il recupero di mercoledì contro il Verona, i biancocelesti possono andare in seconda posizione a -2 dalla capolista. Un pomeriggio tranquillo per Inzaghi, avanti già 4-0 all'intervallo: due doppiette, quella "solita" di Immobile (25 gol in 23 giornate, il record di Higuain si avvicina) e di Caicedo, che in determinati momenti sembra l'uomo in più – benché inaspettato – dell'Aquila.
Rallentano a sorpresa Atalanta, Roma e Milan: s'infiamma la corsa al quarto posto
Dietro le tre big che tornano a vincere, deludono Roma e Atalanta, che ora si trovano a pari punti, ed oramai troppo lontane dalle tre di testa. Pesante la batosta rimediata dalla Roma a Reggio Emilia: dopo un derby giocato a mille all'ora per 90 minuti, fa scalpore l'intero primo tempo concesso al Sassuolo di De Zerbi, che con un Caputo in versione deluxe non ha perdonato. Sotto 3-0, la banda Fonseca si è svegliata e ha avuto l'occasione nitida di rientrare in partita, ma dopo il 3-2 il capolavoro di Boga pochi secondi più tardi ha chiuso definitivamente la contesa. Non è la prima volta che la Roma sbaglia gli approcci al match e il ruolino di marcia del 2020 è preoccupante: 2 vittorie in 7 partite sono poche per una squadra che punta al quarto posto.
Poche ore dopo tuttavia, la Dea non ha approfittato a dovere dello scivolone giallorosso e pareggia 2-2 contro il Genoa. Partita di sofferenza ma anche di rimpianti per Gasperini: dopo essere andata avanti con Toloi, il Grifone di Nicola ha ribaltato la contesa, ma una volta raggiunto il pari (col solito Ilicic, gol numero 14 anche per lui) non sa saputo sfruttare la superiorità numerica avuta gli ultimi minuti. Secondo stop di fila in casa per i nerazzurri, con squadre in zona retrocessione: punti persi che pesano.
A proposito di rallentamenti, anche il Milan fa un mezzo passo falso, dopo tre vittorie consecutive. In casa col Verona si fa sentire l'assenza (anche solo carismatica) di Ibrahimovic: anzi, ai punti sono i clivensi ad essere più rammaricati, con due pali clamorosi nel secondo tempo. Solo dopo l'espulsione di Amrabat il Diavolo ha rimesso il naso avanti, fermandosi anch'esso ad un palo, quello di Castillejo. Un pari che ferma la striscia e sa di occasione persa per avvicinare in maniera sensibile la zona Champions, ora distante 7 punti.
Zona Salvezza: grandi passi in avanti di Lecce e Sassuolo, sprofondo Toro
A metà classifica, detto della grande vittoria del Sassuolo, pesa la vittoria del Bologna allo scadere sul Brescia (come all'andata nel segno di Mattia Bani), ma soprattutto il poker del Lecce sul Torino. Prima vittoria in casa per i giallorossi, ispirati da un super Falco e dai nuovi innesti Barak e Saponara: viste le sconfitte di Spal e Brescia più il pari del Genoa, sono tre punti fondamentali per staccarsi dalla zona rossa. Di contro, salta agli occhi il momento nero del Torino: 17 gol subiti nelle ultime quattro sconfitte, con annessa l'eliminazione in Coppa Italia. Tre tiri in porta contro i 10 del Lecce. Ancora una volta Sirigu evita un passivo ancora più pesante. Francamente, sembra essere arrivato il capolinea per Walter Mazzarri.
Ci Piace e Non Ci Piace: Andrea Masiello e Rocco Commisso
Punto più alto di questa settimana l'amore per la curva dell'Atalanta nell'acclamare Andrea Masiello. Nove anni alla Dea, il buio per la squalifica per calcioscommesse, la risalita e le soddisfazioni in campionato ed in Europa nel guidare la difesa orobica. Il trasferimento tre giorni fa al Genoa non ha cambiato nulla, e la standing ovation sotto la curva a fine partita hanno commosso Masiello in campo e gli spettatori fuori. Non si dimentica chi ha scritto pagine importanti di storia recente.
Bocciato quest'oggi invece Rocco Commisso, autore delle dichiarazioni che hanno fatto tremare le agenzie stampa. Parole dure dette a caldo, al termine di una partita a tratti frustante per la Viola, ma lanciare accuse del genere in maniera quasi totalmente gratuita non fa bene al calcio italiano. Alla moviola il secondo rigore sembra generoso, ma potevano starci altri in precedenza. Il "non aver parlato per sei mesi" non giustifica queste affermazioni.