Lunedì 20 luglio, ristoratori a Montecitorio: “Invisibili per il Governo”
Oggi, lunedì 20 luglio ristoratori a Montecitorio: “settore di invisibili, abbandonato” dopo la bufera sulla Castelli monta la protesta
Ristoratori a Montecitorio. “Gli imprenditori e i lavoratori del settore Horeca per il Governo non esistono, sono invisibili. E allora noi lunedì 20 luglio ci faremo vedere e ci faremo sentire a Piazza Montecitorio, a partire dalle ore 10:00”. Paolo Bianchini, presidente del Movimento Imprese Ospitalità, lancia un appello a tutto il mondo Horeca: “Il Governo ci ha abbandonato, non ci ha fornito alcuna tutela, nel momento più buio dell’emergenza. Così, migliaia di imprese rischiano di andare dritte verso il fallimento: noi non vogliamo veder morire un’eccellenza del nostro Paese, che crea indotto e porta turisti. Per questo, vogliamo a piazza Montecitorio il sostegno di tutti coloro che lavorano nel comparto Horeca. Mai come questa volta, l’unione può e deve fare la forza, per far sentire la nostra voce a chi ha deliberatamente scelto di non vederci e di non ascoltarci”. Tre i punti essenziali mesi in luce dal presidio: cassa integrazione semplificata e prolungata. Soluzioni per gli affitti. Sospensione all’iscrizione di cattivi pagatori.
Ristoratori a Montecitorio, la testimonianza
Gianfranco Contini, ristoratore delle capitale e il movimento “La Voce dei Locali di Roma”, aderisce alla protesta. “Io personalmente ho due locali, uno più moderno e dal servizio veloce e uno tradizionale, con sedute ai tavoli. Quello tradizionale è impossibile da aprire sia per le distanze sia per le norme da rispettare, l’altro invece nonostante sanificazioni, detergenti, e spendendo inoltre circa mille euro per la riapertura, non riesce ad ingranare. L’incasso medio? 30 euro al giorno. Chiediamo almeno la cassa integrazione fino a dicembre, l’abbattimento dell’Imu e la riduzione di tasse e bollette“.