M5S allo sbando, il crollo dalle (Cinque) Stelle alle stalle
Gaffe, minacce di dimissioni, e ora si aggiunge pure la grana dei rimborsi, che coinvolge anche i big. Così San Lorenzo potrebbe diventare la notte delle Cinque Stelle cadenti
Test per l’esame di giornalismo su un M5S allo sbando. Il candidato consideri che:
a) Il Ministro Vincenzo Spadafora ha rimesso le deleghe allo sport in seguito al fuoco amico contro la sua riforma del Coni. Il passo successivo sarà cambiare nome in Spadadentro.
b) In ogni caso, il bi-Premier Giuseppe Conte ha congelato le (mezze) dimissioni del Ministro nomen omen. Strano, chi se lo sarebbe mai aspettato da un Capo del Governo tanto decisionista e così poco incline a procrastinare?
c) Però Giuseppi, visti i problemi del mondo dell’istruzione (a partire dall’avere Lucia Azzolina come Ministro), si è anche preso un impegno: «Sulla scuola garantisco io». Sarebbe la versione 2.0 del «vi chiedo di fidarvi di me» con cui il Garante Beppe Grillo aveva epurato nel 2017 la candidata sindaco di Genova. Ma la titolare di viale Trastevere può stare serena: se non altro, il bacio della morte non è venuto dal leader di Iv Matteo Renzi.
M5S allo sbando anche oltre Conte
d) Intanto è scoppiata anche la grana dei rimborsi, con un parlamentare su quattro che da tempo non restituisce i 2.300 euro mensili. L’elenco comprende anche big come il reggente Vito Crimi, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il Presidente della Camera Roberto Fico. Ma probabilmente gli alti papaveri volevano solo ribadire di aver «abolito la povertà». Se non altro, la loro.
e) Dopo le tragiche esplosioni di Beirut, il sottosegretario agli Affari esteri Manlio Di Stefano è incappato in un epic fail, scambiando i libanesi con i libici. Gaffe oltretutto peggiorata dal maldestro tentativo di correggerla, come se non esistessero gli screenshot. E meno male che non erano coinvolti Niger e Nigeria.
f) Il Ministro dell’Istruzione Azzolina ha firmato l’ordinanza per la «ripartizione delle risorse per l’organico aggiuntivo». E ha assicurato che poi penserà anche al secco, alla plastica e alla carta.
Ciò posto, illustri il candidato se il M5S allo sbando possa trasformare un San Lorenzo ormai imminente nella notte delle (Cinque) Stelle cadenti.