Roma Campidoglio, M5S contrario a ritorno in Aula. Critiche: vogliono continuare Assemblee dal divano
“Perché forzare la mano per il rientro?”, sostiene il M5S capitolino.
“Hanno scambiato la carica elettiva per un semplice posto di lavoro”, replica la Grancio
Dopo 3 mesi sì è svolta la prima seduta in presenza in Campidoglio. Il M5S ha affermato di essere contrario al ritorno in Aula.
“Mi unisco ai ringraziamenti agli uffici e alla presidenza che dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria ci hanno permesso tempestivamente di poter proseguire l’attività istituzionale in videoconferenza. Credo sia necessario continuare i lavori dell’Aula sulla piattaforma per qualche altra settimana.
Altrimenti vorrebbe dire negare la possibilità a dei consiglieri eletti di partecipare perché impossibilitati per motivi veri. Ovvero condizioni di fragilità che non gli permettono di venire in Aula in sicurezza. Il senso di responsabilità dovrebbe esserci anche su questo”.
Lo ha detto il capogruppo del M5S in Assemblea capitolina, Giuliano Pacetti, intervenendo durante la prima seduta in presenza in Campidoglio dopo tre mesi.
M5S contrario a ritorno in Aula: perché forzare la mano?
“Non chiediamo di convocare l’Aula vita natural durante su piattaforma, ma solo qualche altra settimana di pazienza per permettere a tutti i consiglieri di partecipare, e credo che questo sia un diritto.
Il Dpcm porta la scadenza per i lavori a distanza al 31 luglio, noi a differenza di altre istituzioni, come la Regione, non ci siamo mai fermati. Chi è tornato in presenza lo ha fatto perché non ha un sistema e una piattaforma per poterlo fare in remoto”, ha proseguito Pacetti.
“Proprio perché noi questi strumenti li abbiamo, perché forzare la mano per il rientro?
È vero che la città è ripartita ma, ahimè, loro da remoto non possono lavorare perché devono alzare la serranda. Mentre noi non abbiamo la necessità di rincorrere il tempo perché abbiamo la possibilità di lavorare da casa per poi tornare tutti tra qualche settimana in maggior sicurezza.
Questa è la posizione che porterò domani in conferenza dei capigruppo. Spero che gli altri capiscano la necessità dei consiglieri che non possono partecipare per tutelare se stessi e i loro cari”, conclude Pacetti.
Grancio: Tardiva posizione De Vito
“La posizione del presidente De Vito è tardiva, ma tutte le giustificazioni che sta cercando la maggioranza per continuare le Assemblee dal divano sono insostenibili. Probabilmente nascondono altro. Forse una parte della stessa maggioranza senza videoconferenza ha deciso di non mantenere il numero legale, come dimostrato oggi.
L’unica cosa che emerge con chiarezza è che non sono bastati 4 anni al M5S per capire cosa sia la politica. Hanno scambiato la carica elettiva per un semplice posto di lavoro. Ormai è tardi e la disaffezione che hanno per Roma è palese”. Lo dichiara la consigliera capitolina del Gruppo misto, Cristina Grancio (Dema). (Mgn/ Dire)