Mafia Capitale, Storace: “riflettiamo sulle agevolazioni coop”
A seguito delle indagini su Mafia Capitale, Francesco Storace invita a riflettere sulle agevolazioni alle cooperative
Il procuratore capo della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone ha suggerito una riflessione sulle agevolazioni di cui godono le cooperative ieri in parlamento. Le indagini su Mafia Capitale mostrano fiumi di denaro partito dalla 29 Giugno e diretto a una classe politica ingorda, nei Municipi, in Campidoglio, in Regione e, probabilmente, in Parlamento.
"Le cooperative, in primis quelle sociali, godono di corsie preferenziali, agevolazioni fiscali, bandi dedicati e trattamenti di favore, costruiti con una legislazione ad hoc e tasse più basse se si tratta di cooperative a mutualità prevalente" scrive in una nota Francesco Storace. Per il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra le agevolazioni si traducono in migliori condizioni di mercato "quando si partecipa a bandi pubblici, finanziati con risorse istituzionali". Secondo Storace sono le istituzioni a dover fare la loro parte, compresa la Regione Lazio. "Nei giorni scorsi, assieme a Giancarlo Righini di Fratelli d'Italia ho presentato a nome de La Destra una proposta di legge, legge tagliamani, per far sì che sia vietato accedere a fondi regionali per le cooperative che finanziano partiti e/o esponenti politici" dichiara.
La prossima settimana in Consiglio regionale si discuterà di una norma sul tema della legalità e Storace vede l'ncontro come "l'occasione per votare la nostra norma, trasformata in emendamento e recepire immediatamente l'appello alla riflessione lanciato dal procuratore Pignatone". Invita poi la maggioranza di Zingaretti ad accettare la sfida. "Da Forza Italia è da altre forze di opposizione è già stato espresso un consenso. Ora tocca alla sinistra".