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Mafia, maxi operazione dei Carabinieri: indagato anche Alemanno

Perquisizioni alla Regione e al Campidoglio: si indaga per associazione per delinquere guidata da ex terrorista dei Nar Carminati

Maxi operazione dei Carabinieri del Ros, che stanno effettuando perquisizioni nella sede della Regione Lazio e in Campidoglio. Al setaccio gli uffici di alcuni consiglieri regionali e comunali. I militari stanno acquisendo documenti presso gli uffici della Presidenza dell'Assemblea Capitolina e presso alcune commissioni della Regione Lazio.  Sono scattati 39 provvedimenti restrittivi di esponenti politici, imprenditori ed ex terroristi legati agli ambienti di destra.

I Carabinieri indagano per associazione a delinquere di stampo mafioso. In base alle prime notizie giunte, sono state arrestate 28 persone, tra le quali  anche l'ex ad dell'Ente Eur, Riccardo Mancini e l'ex terrorista dei Nar e membro della Banda della Magliana, Massimo Carminati (descritto nella famosa serie televisiva "Romanzo Criminale" come "Il Nero"). Il Ros sta seguendo la pista di una banda criminale capeggiata da Carminati, una holding criminale che spaziava dalla corruzione, per aggiudicarsi appalti, all'estorsione, all'usura e al riciclaggio.

Secondo quanto si apprende i Carabinieri stanno perquisendo gli uffici di alcuni consiglieri regionali, tra PD e ex PDL. Tra gli indagati figurerebbe anche l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. All'ex primo cittadino il gip contesta il reato associazione a delinquere di stampo mafioso. Gli inquirenti hanno proceduto anche alla perquisizione dell'abitazione.

Starebbe emergendo un "ramificato sistema corruttivo" in vista dell'assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal comune di Roma e dalle aziende municipalizzate: questo è quanto emerso dalle indagini del Ros che ha portato alle misure restrittive. La Guardia di Finanza avrebbe sequestrato beni per 200 milioni di euro. In manette anche dirigenti dell'ente Eur e dell'Ama.

AGGIORNAMENTO ORE 13. Sono 37 le ordinanze di custodia cautelare nell'inchiesta "Mondo di mezzo" della Procura di Roma, che ha di fatto smantellato una "cupola" tra politica, mafia ed ex pezzi dell'eversione di destra e della criminalità che costituiva una holding di affari sporchi nella capitale. In carcere sono finite 29 persone mentre 8 sono state poste ai domiciliari.

Gli arrestati sono: l'ex Nar e Banda della Magliana Massimo Carminati – che, come riferisce ASCA, era solito dare schede telefoniche alle persone a lui vicine per avere delle conversazioni sicure -, l'ex ad di Ente Eur Riccardo Mancini, l'ex vicecapo di gabinetto del Campidoglio Luca Odevaine, l'ex ad dell'Ama Franco Panzironi, l'ex dirigente del servizio giardini del Comune di Roma Claudio Turella e il dirigente dell'Ama Giovanni Fiscon. E ancora in carcere: Riccardo Brugia, Roberto Lacopo, Matteo Calvio, Fabio Gaudenzi, Raffaele Bracci, Cristiano Guarnera, Giuseppe Ietto, Agostino Gaglianone, Salvatore Buzzi, Fabrizio Franco Testa, Carlo Pucci, Sandro Coltellacci, Nadia Cerrito, Claudio Caldarelli, Carlo Maria Guarany, Emanuela Bugitti, Alessandra Garrone, Paolo Di Ninno, Pierina Chiaravalle, Giuseppe Mogliani, Giovanni Lacopo, Claudio Turella, Emilio Gammuto, Giovanni De Carlo.

Ai domiciliari sono finiti invece: Patrizia Caracuzzi, Emanuela Salvatori, Sergio Menichelli, Franco Cancelli Marco Placidi, Raniero Lucci, Rossana Calistri, Mario Schina. 

Nel frattempo, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno si difende: "Dimostrerò la mia totale estraneità ad ogni addebito e da questa incredibile vicenda ne uscirò a testa alta. Sono sicuro che il lavoro della magistratura, dopo queste fasi iniziali, si concluderà con un pieno proscioglimento nei miei confronti".

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