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#MafiaCapitale, “ci sono estremi per lo scioglimento del Comune”

A parlare a Il Tempo è l’ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Le dimissioni di Marino? “Valutazione politica”

“Gli estremi per lo scioglimento del Comune di Roma per mafia c’erano a dicembre e ci sono ancora”. A parlare in un’intervista a Il Tempo è l’ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, sostituito agli inizi di aprile dall’ex capo della Protezione Civile Franco Gabrielli.

Proprio Pecoraro a dicembre, dopo la prima ondata di arresti legati all’inchiesta Mafia Capitale, aveva nominato i componenti della Commissioni di indagine incaricata dell’attività di accesso e accertamento presso il Comune di Roma Capitaleai sensi dell'art. 143 TUEL. “Non conosco tutte le carte, ma da quello che leggo, come c’erano allora ci sono evidentemente anche oggi”, continua Pecoraro nell’intervista, nella quale parla di “fatti gravissimi che hanno visto coinvolti personaggi politici di rilievo e i capi dipartimenti, dell’una e dell’altra Giunta”.

Tuttavia, Pecoraro non si sente di “dare consigli” al suo successore Franco Gabrielli, perché “non conosco tutte le carte. So che ovviamente sui giornali solo una parte degli atti è stata pubblicata. Lui dovrà valutarle molto attentamente, soprattutto alla luce di quello che la Commissione d'accesso ha trovato durante queste settimane di ispezione in Campidoglio”. Lo stesso Gabrielli, già in passato, aveva detto che la pronuncia sullo scioglimento o meno del Comune di Roma per mafia arriverà entro luglio, posizione ribadita nei giorni scorsi dopo la seconda ondata di arresti legata all'inchiesta Mafia Capitale: “Sono i tempi che la legge prevede”, spiega Pecoraro, riconoscendo che “si tratta di una valutazione molto ma molto delicata”.

Pecoraro passa infine a commentare l’ipotesi di dimissioni del sindaco Ignazio Marino, respinta dallo stesso primo cittadino ma invocata a gran voce dalle opposizioni. “Si tratta di una valutazione politica”, chiosa Pecoraro. 

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