Magnesi, il pugile di Cave, perde il titolo di campione del mondo Ibo Superpiuma: “E’ stato un furto”
Dopo 21 successi su altrettanti incontri, gli ultimi 8 prima del limite, c’è amarezza per questo verdetto iniquo
Il 24 settembre il pugile laziale Michael “Lone Wolf” Magnesi ha subìto la prima sconfitta nella sua carriera da professionista. Magnesi, campione mondiale Ibo della categoria Superpiuma, ha perso nel combattimento svoltosi a Manchester, in Inghilterra, Anthony Cacace, detto “Apache”, nordirlandese di origini napoletane. Nell’incontro, il pugile – nato a Palestrina e residente a Cave, a pochi chilometri dalla Capitale – difendeva la sua corona mondiale Ibo dei Superpiuma.
“Split decision”
Michael Magnesi ha perso contro il campione britannico della categoria, un verdetto però discutibile, ha perso per “split decision” (decisione divisa) verdetto ridicolo se si considera che un giudice lo ha visto vincitore con quattro punti di vantaggio, 116-112, mentre un altro lo ha visto perdente di cinque, 117-111. Così a fare la differenza è stata la decisione del terzo giudice, favorevole al 33enne Cacace per 116-112.
Una “decisione divisa” nella boxe è un criterio vincente in cui due dei tre giudici segnano un particolare concorrente come vincitore, mentre il terzo giudice segna per l’altro concorrente. Questo risultato spesso provoca polemiche a causa della sua mancanza di unanimità.
In realtà il britannico, dieci centimetri più alto di Magnesi e con braccia lunghe, è stato furbo nell’adottare una tattica ostruzionistica, fatta di mille clinch, rivelatasi alla fine, per due giudici su tre, vincente.
“Abbiamo subito un furto – le parole della moglie e manager di Magnesi, Alessandra Branco -. Michael ha dato il massimo, e con una costola rotta dal secondo round è andato avanti fino alla dodicesima ripresa mettendo alla frusta Cacace, che è scappato per dodici round e lo legava di continuo.
Manager di Magnesi: “Vergognoso, ci hanno rubato il match”
Arbitro vergognoso, giudici vergognosi, ci hanno rubato il match”. Poi un annuncio: “mi sono mossa per presentare ricorso. Non venisse accolto, farò venire Cacace in Italia, l’evento l’organizzo io. Comunque sia il titolo lo riprendiamo subito, nel giro di pochi mesi”. Deluso Magnesi, certo del fatto di “aver dimostrato molto di più rispetto al mio sfidante, ed è ovvio che non mi aspettavo un verdetto del genere.
Magnesi: “Riconquisterò la cintura che mi è stata scippata”
Dopo ventuno successi su altrettanti incontri, gli ultimi otto prima del limite, non può non esserci amarezza per questo stop inaspettato. Il ricorso? Se ne occupa il mio team, continuo a guardare solo al ring. Dico soltanto che il sogno di riunificare i titoli mondiali dei superpiuma non si è infranto sbattendo contro le decisioni dei giudici. Ricomincerò il mio percorso riconquistando la cintura che mi è stata scippata”. (ANSA).