Malagrotta invasa da siringhe e fiale
M5S: “Malagrotta come la Terra dei Fuochi”. L’Ama:”Nessun rifiuto sanitario disperso nelle campagne”
Nella giornata di ieri è scattato l'allarme a Malagrotta a causa di siringhe, fiale e rifiuti ospedalieri vari che galleggiavano all'interno dell'impianto Ama di via Malmone. Sono gravemente colpite dagli allagamenti tutte le zone di Valle Galeria. L’assessore all’ ambiente dell’XI Municipio ha lanciato l’allarme per una presunta fuoriuscita di petrolio a Ponte Malnome e per questo il minisindaco, anche per la vicinanza della discarica di Malagrotta, chiederà una verifica alla Asl e all’Arpa per verificare la salubrità della zona.
La scoperta ha scatenato vivaci polemiche, come prevedibile. Il deputato del M5S Stefano Vignaroli ha dichiarato:"Malagrotta è come la Terra dei Fuochi: è una emergenza nazionale. Il ministro dell'Ambiente deve intervenire su questo disastro ambientale. Con le piogge di questi giorni i rifiuti ospedalieri pericolosi stanno galleggiando sui campi attorno all'inceneritore, inquinando anche le falde acquifere. Presenterò un esposto alla Procura della Repubblica. Sono stato allertato dai cittadini ed immediatamente abbiamo avvisato polizia e carabinieri. Ho chiamato anche l'Arpa e l'Asl ma, finora, non sono venuti per documentare quel che sta accadendo. I rifiuti sono portati in giro dal fiume di acqua che si è formato. Molti stanno finendo in un torrente che sfocia nel Tevere".
"A questo – ha spiegato Vignaroli – si aggiungono i rifiuti della raffineria vicina. Anche in questo caso siamo di fronte ad un disastro ambientale: il petrolio e tutti gli scarti di lavorazione hanno ricoperto i campi dove pascolano le pecore e ci sono anche culture agricole".
Immediata la replica dell'Ama:"Alla discarica di Malagrotta, a Roma, non sono mai andati dispersi nelle campagne rifiuti sanitari pericolosi a causa del maltempo, come denunciato da un deputato romano di M5S".
Nel frattempo il Comune di Roma sta cercando di fare luce sulla vicenda: Estella Marino, assessore all'Ambiente, ha effettuato un sopralluogo nella zona insieme con i comandanti dei Gruppi XI e XII della Polizia Locale, i presidenti dei Municipi XI e XII e l’Arpa.
In un comunicato, la Mariono ha fatto sapere che "La Polizia Locale di Roma Capitale ha disposto il sequestro delle aree nella zona di via di Ponte Malnome, dove, a seguito dell’ondata che ha interessato lo stabilimento Ama e la vicina raffineria, si è verificato il versamento di idrocarburi e di alcuni rifiuti".