Mangiare sano a gennaio: il fenomeno Veganuary
Il fenomeno è nato nel 2014 e invita milioni di persone ad essere vegani per un mese: di cosa si tratta nello specifico
Ogni anno, gennaio diventa il mese dei buoni propositi, un’occasione per ripensare alle proprie abitudini e avvicinarsi a uno stile di vita più sano, consapevole e rispettoso dell’ambiente. Dal 2014, gennaio è anche il mese di Veganuary, la campagna globale che invita milioni di persone a sperimentare un’alimentazione completamente vegetale per 31 giorni, con l’obiettivo di promuovere una dieta più sostenibile e meno impattante sul pianeta.
Veganuary, cos’è
In soli dieci anni, la sfida ha registrato una crescita esponenziale: nel 2024, 25 milioni di persone hanno partecipato a Veganuary in tutto il mondo, con 1,7 milioni di adesioni solo in Italia. E il 2025 si preannuncia come un anno record, grazie all’espansione della campagna in nuovi paesi come Malesia, Perù e Canada.
Veganuary è una challenge globale, nata nel Regno Unito e promossa in Italia dall’associazione no profit Essere Animali, che invita le persone a mangiare vegano per tutto il mese di gennaio. L’obiettivo è semplice ma ambizioso: far conoscere i benefici di un’alimentazione plant-based non solo per la salute, ma anche per gli animali e per l’ambiente.
Chi si iscrive sul sito ufficiale di Veganuary riceve ricette gratuite, consigli nutrizionali e supporto quotidiano per affrontare la sfida senza rinunciare al gusto. L’approccio è giocoso e inclusivo, trasformando la sfida in un’esperienza positiva che coinvolge influencer, chef, aziende e ristoratori.
Veganuary, i risultati e le risposte sono importanti
L’impatto di Veganuary è stato straordinario negli ultimi anni:
- 2014: nasce la campagna con poche migliaia di adesioni;
- 2024: 25 milioni di partecipanti, di cui 1,7 milioni in Italia;
- 2025: previsto un ulteriore aumento, grazie all’espansione in nuovi paesi.
In Italia, il numero di persone che seguono una dieta priva di carne è in costante crescita. Secondo le statistiche, quasi 1 italiano su 10 è vegetariano o vegano, un aumento significativo rispetto al 6,6% del 2023.
Secondo Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere Animali, l’impatto di Veganuary è tangibile: “Per ogni milione di persone che mangia vegano per un mese vengono risparmiati oltre 6 milioni di litri d’acqua, 100 mila tonnellate di CO₂eq e più di 3 milioni di vite animali”.
La scelta di provare un’alimentazione plant-based anche solo per un mese ha quindi benefici concreti:
Benefici per l’ambiente
Gli allevamenti intensivi sono una delle principali cause di emissioni di gas serra, consumo di acqua e deforestazione. Ridurre il consumo di carne e derivati aiuta a ridurre l’impatto ambientale e a proteggere il pianeta.
Benefici per la salute
Un’alimentazione vegetale, se ben bilanciata, può:
- Migliorare la digestione;
- Ridurre i livelli di colesterolo;
- Aiutare a perdere peso;
- Aumentare i livelli di energia;
- Ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Benefici per gli animali
Adottare una dieta vegana significa contribuire a salvare milioni di animali dal sistema degli allevamenti intensivi, migliorando le loro condizioni di vita. Ogni anno, sempre più aziende e ristoranti aderiscono a Veganuary, lanciando nuove opzioni vegane e promozioni dedicate. Tra i partner della campagna in Italia nel 2025 troviamo tra i tanti, ad esempio, Carrefour, I Love Poke e Flower Burger.
L’impatto sui social e sulla ristorazione
La forza di Veganuary sta anche nel supporto di influencer e content creator, che ogni anno promuovono l’iniziativa sui loro canali social. Nel 2025, tra i protagonisti della campagna ci saranno:
- Silvia Goggi, medico specialista in scienze dell’alimentazione e co-fondatrice di Planter, che guiderà i partecipanti con consigli nutrizionali e dirette social;
- Il duo Di Pazza, Charley e Anna, Mrs Veggy e HonestlyGab, tra gli influencer che già negli scorsi anni hanno promosso Veganuary.
Anche il settore della ristorazione si sta adattando al crescente interesse verso le opzioni plant-based. Secondo un sondaggio di SumUp, il 61% dei ristoranti italiani offre piatti vegani o vegetariani nel proprio menù.
La piattaforma di prenotazione TheFork ha registrato un aumento delle opzioni vegane, raggiungendo 269 ristoranti partner in Italia nel 2024. Per Veganuary 2025, TheFork ha lanciato una selezione esclusiva di ristoranti veg-friendly, curata dal team di Veganuary.
Per ispirare i partecipanti e i ristoratori, sette food creator italiani hanno proposto ricette creative, gustose e facili da preparare, tra cui:
- “Bistecca senza carne” di Fabiolavegmamy: a base di ceci, rapa rossa, miso e paprika;
- “Carbonara di patate” di Little Vegan Witch: una versione vegana del classico piatto romano;
- “Frittelle di bucce di melanzane” di Rucoolaaa: una ricetta di recupero che utilizza le bucce delle melanzane.