Manif Pour Tous: “No alla legge sull’omofobia”
Ieri la manifestazione organizzata dai militanti di Manif Pour Tous Italia in Piazza di Pietra
Da Parigi a Roma, un espresso senza fermate. Così Manif Pour Tous – movimento apolitico e aconfessionale nato spontaneamente e in stretto collegamento con Manif Pour Tous Francia – è arrivata a Roma, in piazza di Pietra, a due passi da Montecitorio. Ieri, infatti, è stata organizzata una manifestazione contro tutte le discriminazioni e in difesa della libertà di opinione e della famiglia. Circa 200 i partecipanti.
Nel comunicato, gli organizzatori dell’evento hanno spiegato che è nelle loro intenzioni condannare “ogni forma di umiliazione nei confronti delle persone omosessuali, ma allo stesso tempo” non si può “consentire un sistema legale in cui la legge sia più uguale solo per alcuni e soprattutto in cui non alberghi la libertà di opinione”.
Secondo i manifestanti, infatti, la legge Scalfarotto(Pd)-Leone(Pdl) contro l’omofobia e la transfobia, è una vera e propria legge bavaglio che, se approvata in via definitiva, impedirebbe (di fatto) di opporsi in modo civile ad un’idea di famiglia che – volenti o nolenti – una parte d’Italia non vuole, quantomeno a livello legislativo.
Chiunque, infatti, dovesse sostenere che l’unica famiglia possibile è quella che si fonda sul vincolo del matrimonio, quale unione naturale tra uomo e donna, potrebbe essere accusato di omofobia, e potrebbe addirittura rischiare la reclusione fino a 6 anni.
La proposta di legge, infatti, ha lo scopo di estendere il reato di discriminazione (già immesso nel nostro ordinamento con la legge Mancino-Reale) su base razziale, etnica, nazionale e religiosa, anche all’omofobia e alla transfobia.
C’è poi un’Italia che offende e discrimina, ma il rispetto si deve agli esseri umani in quanto tali. E quest’Italia non merita nemmeno di essere considerata.
Gianfranco Pillepich, militante del movimento italiano Manif Pour Tous, ha dichiarato che “l’opposizione a questa legge si unisce alla altrettanto ferma contrarietà e condanna a qualsiasi atto di umiliazione, derisioni o violenza fisica o verbale nei confronti di persone con tendenze omosessuali”.
Nel corso della manifestazione sono stati letti anche dei passi della legge Scalfarotto, per creare una discussione e una dialettica intorno agli aspetti che destano preoccupazione e contrarietà in certa parte d’Italia. Inoltre, sono stati previsti degli intermezzi ricreativi dedicati ai bambini.