Manovra, il Governo valuta un (vergognoso) aumento delle accise
La misura, da 3 miliardi, riguarderebbe il gasolio, che verrebbe allineato ai livelli della benzina: ma le tasse di scopo “eterne” restano immorali, e in più la Meloni sconfesserebbe se stessa
Il Governo del Premier Giorgia Meloni è alle prese con la Manovra 2025 che, come da tradizione, si annuncia piuttosto complicata. Forse ancor più che in passato, e non solo perché Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, ha già anticipato, scrive TGCom24, che essa «richiederà sacrifici» da parte di tutti. Quanto, soprattutto, perché stavolta l’inquilino chigiano sembra disposta addirittura a snaturare e sconfessare se stessa.
Verso la Manovra 2025
La coalizione FdI-Lega-FI, come riferisce l’ANSA, sta valutando di aumentare le accise sul gasolio, per allinearle a quelle sulla benzina. La misura, aggiunge Il Sole 24 Ore, è scritta nero su bianco nel Piano Strutturale di Bilancio. E, secondo le stime di Assoutenti citate da Sky TG24, si tradurrebbe in una «stangata da 3,1 miliardi di euro sugli automobilisti».
Ora, è certamente vero che un esecutivo deve fare i conti, se non proprio con la realtà, almeno con la realpolitik, ma a tutto c’è un limite. Perché, come ricorda l’Agenzia Dire, nel 2019 il leader fratellista assicurava che «noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente abolite». Denunciando al contempo – e giustamente – come fosse «una vergogna che, su 50 euro, 35 vadano allo Stato».
Ma non solo. Come RomaIT sostiene da tempo, l’aggravio è completamente immorale, perché una tassa di scopo deve decadere non appena lo scopo in questione si esaurisce. Gli Italiani, invece, pagano ancora per i terremoti in Belice (1968), Friuli (1976) e Irpinia (1980), l’alluvione di Firenze (1966) e perfino la Guerra d’Etiopia (1935-36).
Ancora più a monte, poi, c’è che gli incrementi delle imposte sarebbe lecito attenderseli da una maggioranza di tutt’altro colore politico. Ragion per cui viene quasi spontaneo esclamare, parafrasando un Nanni Moretti d’antan: “Giorgia, fa’ qualcosa di destra!”