Maratona di Roma, è polemica sugli sponsor poco etici
Il comunicato di Campagna Sponsor Etici per Roma, contro i marchi della Maratona di Roma
Maratona di Roma: i partecipanti rincorrono la vittoria mentre il Comune di Roma rincorre gli sponsor. Ed è subito polemica. Secondo il regolamento sugli sponsor etici – arrivato nella Capitale nel 2004 grazie alla battaglia della Campagna Sponsor Etici per Roma – è previsto che il Comune di Roma non scelga gli sponsor solo in base alla convenienza economica, ma anche in base al grado di eticità del marchio esposto.
“Il Comune di Roma – si legge sul sito sponsoreticiroma.blogspot.it – conferma il suo mancato impegno a rispettare il regolamento sugli sponsor ‘etici’. Infatti anche quest’anno la Maratona di Roma 2014 promossa dal Comune, ha adottato come sponsor dell’iniziativa, tra gli altri, Acea , Unicredit , Smart del gruppo Daimler Chrysler, Gatorade del gruppo Pepsi”.
Secondo la Campagna Sponsor Etici, “si tratta di imprese che offrono poche garanzie per soddisfare i requisiti previsti dal regolamento, in quanto coinvolte nella produzione o nel commercio di armi, in gravi discriminazioni, in violazioni dei diritti dei lavoratori e in atti che violano il diritto alla sicurezza e alla salute dei consumatori e le norme sulla concorrenza ed in altri comportamenti certo non etici nella gestione dei beni comuni, soprattutto nel Sud del mondo”.
“Secondo ricerche che abbiamo realizzato, grazie alla collaborazione con il sito imprese alla sbarra – continua il comunicato della Campagna Sponsor Etici – sono sono complessivamente riconducibili a queste imprese diverse sospette violazioni dei principi previsti dal Regolamento sugli sponsor etici. In base a questi dati, ci troveremmo di fronte all’ennesima violazione del Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 214/2004 e fortemente voluto dalle realtà dell’economia solidale e del consumo critico del movimento della Pace e della Cooperazione Internazionale che sostengono con la campagna Sponsor Etici per Roma”.
“Continuiamo a chiedere all’amministrazione comunale di Roma – concludono – che sia riattivato subito il regolamento e nominato un Comitato Etico per riprendere i lavori di valutazione sulle sponsorizzazioni del Comune e ripristinare una norma davvero innovativa che, se applicata correttamente, non avrebbe permesso di accettare aziende che hanno comportamenti d’impresa inaccettabili”.