Maraventano (Lega) shock: “La nostra mafia non ha più coraggio e sensibilità”
Di quale mafia parla la donna del Carroccio? Coraggio e sensibilità non appartengono alla Mafia
Quale che sia il riferimento della frase, le parole seguenti sono state pronunciate da una esponente politica italiana, Angela Maraventano, della Lega. “La nostra mafia ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima. Dove sono? Non esiste più. Perché noi la stiamo completamente eliminando… Perché nessuno ha più il coraggio di difendere il proprio territorio”.
Maraventano shock dal palco di Salvini a Catania
Queste le parole dichiarate ieri, durante la manifestazione del centrodestra in sostegno a Matteo Salvini a Catania, dalla Maraventano, ex senatrice della Lega ed esponente del Carroccio a Lampedusa, dove è stata protagonista di numerose manifestazioni anti migranti. La leghista ha accusato il governo di essere complice dei trafficanti d’uomini.
“La vecchia mafia aveva coraggio e sensibilità”. Come no, quella mafia che scioglieva i bambini nell’acido? Quella mafia che ci privò di uomini come Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, Impastato, Padre Pino Puglisi e centinaia di altri uomini giusti? Di quale mafia “coraggiosa e sensibile” parla questa signora? Perché la mafia è prepotenza, violenza, morte. No, la mafia non ha coraggio. Il coraggio lo hanno le persone che la affrontano e la combattono.
Pietro Grasso: Salvini condivide o la caccia?
Immediato lo sdegno della politica e delle istituzioni. Il senatore Pietro Grasso, già presidente del Senato e capo della Direzione nazionale antimafia, attacca il leader della Lega: “Ieri Salvini voleva spiegarmi l’antimafia, mentre dal palco la leghista Maraventano parlava di coraggio e sensibilità della mafia di un tempo, una vecchia leggenda tanto cara ai peggiori mafiosi. Salvini condivide o la caccia?”
Maraventano risponde alle polemiche
“E’ stata una frase infelice dettata dalla rabbia e dal momento terribile che sta vivendo il nostro paese ma io mi sono sempre battuta contro tutte le mafie, a cominciare da quella nigeriana”. Così l’ex senatrice della Lega ed ex vice sindaco di Lampedusa Angelo Maraventano commenta all’ANSA le polemiche seguite al suo intervento choc a Catania.
L’esponente leghista è intervenuta dal palco della manifestazione a sostegno di Matteo Salvini, sostenendo che “non esiste più la mafia ‘sensibile e coraggiosa’ di un tempo”.
“Ho voluto solo scuotere le coscienze della gente – aggiunge – sul fatto che stiamo assistendo a una ‘invasione’ da parte dei migranti, con un governo complice. Ma tutto questo non vuol dire certamente che sono a favore della mafia, per me parla la mia storia”.
Le dichiarazioni della Maraventano sono state duramente stigmatizzate dall’ex presidente del Senato Pietro Grasso, dalla sorella di Giovanni Falcone e presidente della Fondazione intestata al magistrato Mariam e dal sindaco di Lampedusa Totò Martello, che invitano il leader della Lega Matteo Salvini a prendere le distanze.
Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone
“Ho ascoltato, incredula, le parole dell’ex senatrice della Lega, Angela Maraventano che, ieri, nel corso di una manifestazione, ha constatato con rammarico che non esiste più la mafia ‘sensibile e coraggiosa’ di un tempo. Che una persona che ha rappresentato lo Stato possa riproporre la trita favoletta della mafia buona mi indigna e mi fa arrabbiare”.
Lo ha detto Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone e presidente della Fondazione che del giudice assassinato a Capaci porta il nome, commentando le dichiarazioni fatte ieri, a Catania, dall’ex senatrice del Carroccio.
“La mafia non è mai stata buona, non ha mai portato sviluppo e ricchezza. È un cancro che continua a essere presente nella nostra terra e va combattuta quotidianamente. Dalle istituzioni, ma anche da ciascuno di noi. Spero – conclude Maria Falcone – che i vertici del partito di cui l’ex senatrice è esponente prendano le distanze dalle sue vergognose dichiarazioni”.