Marcello De Vito (M5s): “Nostra squadra prima di Marino e Tronca”
“Ci stiamo semplicemente prendendo il tempo che la legge prevede, Il tempo necessario a fare delle scelte decisive, basilari, non rivedibili”
"Marino, divenuto sindaco il 10 giugno 2013, impiegò 21 giorni per convocare il primo Consiglio per la presentazione della Giunta dell'1 luglio. Tronca ha impiegato più di un mese per il completamento della sua squadra.
Il M5s, dal 19 giugno, ha fissato il primo Consiglio al 7 luglio. Dove è l'anomalia? Io non capisco…". Inizia così un post su Facebook di Marcello De Vito, consigliere eletto a Roma. "Ci stiamo semplicemente prendendo il tempo che la legge prevede – spiega – Il tempo necessario a fare delle scelte decisive, basilari, non rivedibili.
Ognuno di noi è al lavoro per questo. Non vogliamo fare come Marino che cambiò due terzi della sua Giunta in due anni. Quello che si legge in questi giorni rasenta l'incredibile. La gran parte delle notizie è falsa. La connotazione stile Dinasty che propinano, inqualificabile e inesistente. Abbiamo già predisposto le commissioni che si dovranno formare dopo il 7 per la parte che ci compete (vale a dire i 7 seggi sui 12), cosa che peraltro ripetiamo da giorni.
Abbiamo seguito criteri di merito. Gli ex consiglieri municipali, oggi in Consiglio comunale, continueranno a seguire le materie seguite sino ad oggi. Una vicepreside di cosa deve occuparsi se non di scuola? Nella tanto decantata commissione Urbanistica siederanno architetti, ingegneri, avvocati, tecnici. Ci fa piacere che qualcuno abbia in mano il documento: potrà agevolmente verificarlo, se è in buona fede. Come pensava che componessimo le commissioni: tirandole ai dadi?!?".
"Faccio da ultimo notare – conclude De Vito – che sulla quota di competenza del M5S, pari a 87 su 144 seggi in commissione, ogni consigliere siederà matematicamente in (87:29=3): cosa mi rappresenta allora la parola ''piazzare''? E' semplicemente, manifestamente, inequivocabilmente usata in maniera inappropriata e lesiva. Tutto questo è il segno di quanta paura possa fare il M5S al governo. Al 7 luglio manca poco. Andiamo avanti con decisione e forza. Rimettiamo la chiesa al centro del villaggio".