Marco Cacciatore: M5S ha perso propria natura, troppe contraddizioni, lascio
“Ho ricevuto un provvedimento di sospensione da parte del M5S, dopo aver presentato un esposto alla Procura di Roma sulla questione discarica a Monte Carnevale”
“Ho deciso di uscire dal MoVimento 5 Stelle. Molte, troppe le contraddizioni che hanno portato il M5S a perdere la propria natura nel corso degli ultimi anni, a tutti i livelli istituzionali”. Così in una nota Marco Cacciatore, presidente della Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti in Consiglio regionale del Lazio.
I motivi che hanno determinato la rottura col Movimento
“In particolare, due sono i passaggi che hanno determinato in modo definitivo la mia scelta. Innanzitutto- spiega- ho ricevuto un provvedimento di sospensione da parte del M5S, dopo aver presentato un esposto alla Procura di Roma sulla questione discarica a Monte Carnevale (Malagrotta 2).
Non si trattava, come mi si è contestato, di un gesto contro la Giunta capitolina, né ostile nei confronti di alcun esponente politico. Piuttosto, era un atto a tutela di un territorio oggetto di vera e propria violenza ambientale negli anni.
Inoltre, mi è stato chiesto di ritirare alcuni emendamenti al Piano regionale Rifiuti, attualmente in discussione nella Commissione che presiedo. Nello specifico quelli riguardanti l’ambito a sé stante di Roma Capitale.
Una mia battaglia storica, all’interno del cui territorio garantire autosufficienza di trattamento e smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Una proposta coerente al principio di autosufficienza e prossimità nella gestione rifiuti, così come al programma elettorale.
Cacciatore: agito non contro Giunta Raggi ma a tutela territorio
M5S Lazio – tema che divide trasversalmente tutti gruppi politici in Consiglio”. Continua Marco Cacciatore: “Invitando il sottoscritto a cambiare posizione con un voto all’unanimità, il gruppo regionale M5S Lazio ha preferito non pronunciarsi nel merito, come invece avevo domandato.
Avevo dato disponibilità a ritirare il mio emendamento, in caso il gruppo avesse espresso posizione contraria. Invece ha preferito la reprimenda, e per mere ragioni di calcolo politico, se non peggio ancora elettorale.
Se non sbaglio, eravamo noi 5S a dire, citando il fondatore Casaleggio, che un’idea ‘non è di destra né di sinistra’, ma ‘è un’idea buona o cattiva’. O a ripetere, parafrasando De Gasperi: ‘Dobbiamo pensare non alle prossime elezioni, ma alle prossime generazioni'”. (Com/Ekp/ Dire)