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Maria Sion Crucitti: “Il mio primo incontro con gli extraterrestri”

Cari amici lettori, inizio a raccontarvi la mia prima esperienza con i Popoli del Cosmo e, nello specifico, con i Fratelli Pleiadiani

Universo_pexels-pixabay

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Cari amici lettori, inizio a raccontarvi la mia prima esperienza con i Popoli del Cosmo e, nello specifico, con i Fratelli Pleiadiani. Inizierò dal primo di una lunga serie di contatti, che hanno costellato tutta la mia vita fino ad oggi.

Avevo sette anni e, quel pomeriggio, alle 16.30, come ero solita fare finiti i compiti di scuola, mi trovavo nel cortile della allora casa dei miei genitori a giocare con i miei amici. All’improvviso, preceduto da un lampo abbagliante di luce bianca, apparve nel cielo, sospeso sulla nostra testa, un’enorme oggetto a forma di Croce luminescente e pulsante. L’oggetto era immerso in una radiosa Luce color Oro e Platino! Ricordo che, nell’immediato, avvertii un calore fortissimo all’altezza del Cuore e una sensazione di leggerezza ed espansione in tutto il mio corpo fisico. Mi percepivo come un grande diapason, non più come un corpo biologico, bensì come un SUONO particolare, meraviglioso. Ricordo che dentro il mio Cuore, una VOCE femminile dolcissima, quasi come fosse un CANTO, mi disse:

Figlia del SOLE, SUONO DEL CUORE, da adesso in poi, non ricorderai più nulla di quanto ti sta per accadere, fino a quando sarà arrivato il TEMPO, ovvero l’inizio della tua MISSIONE sulla TERRA; tra 40 anni del tempo terrestre, decodificherai, nella tua mente, tutte le informazioni e le direttive che stiamo per registrare nella tua memoria. Pace a Te!”.

Infreddolita, in posizione fetale, mi ritrovai in un angolo del lavatoio del cortile; era notte e questa fu la prima cosa che notai quando i miei occhi si aprirono; ero stupita e spaventata perche’ nella mia mente ero rimasta alla visione diurna dell’oggetto, sulla mia testa e su quella dei miei compagni di gioco. Ma loro non erano li’ con me…

Ero sola e la prima voce che mi arrivò fu quella dei miei genitori disperati e arrabbiati che, spaventati per la mia scomparsa, me le stavano dando di santa ragione! Stranamente nel mio Cuore ero tranquilla; comprendevo i motivi della loro reazione compulsiva, ma non come una bambina di 7 anni, piuttosto come un’adulta consapevole; non mi ribellavo, non cercavo di giustificarmi né di raccontare loro l’accaduto. Certa che non avrebbero compreso, me ne stavo tranquilla senza dire una parola, totalmente profusa da un sentimento straordinario che ora chiamo Amore Incondizionato, ma che allora mi era totalmente sconosciuto, o per lo meno, non ne ero cosciente…

Arrivata a casa, sentii solo il desiderio di bere molto, ma non di cibo. I miei genitori si guardavano negli occhi basiti e perplessi..

Invano tentarono di farmi parlare, per dare loro lecite spiegazioni riguardo la mia sparizione di 7 ore, ma nulla, io rimanevo assorta e silenziosa. Chiesi loro se potevo andare a dormire. Ricordo che mia madre, con aria preoccupata, mi diede una carezza, mi accompagnò nella mia stanza, mi rimboccò le coperte, spense la luce e baciandomi sulla fronte mi disse: ”dai…adesso cerca di dormire, domani racconterai tutto… che grande paura ci hai fatto prendere!”; poi spense la luce della camera e chiuse la porta dietro di sé. Stanchissima, chiusi gli occhi con un grande sospiro e mi addormentai. Ma, nel bel mezzo della notte, accadde che…(continua)

Bene Amici lettori, questo è solo l’inizio di una lunga storia, che continuerò a raccontarvi su Romait.

Vi abbraccio tutti con calore!

Maria Sion Crucitti