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Maria Sion Crucitti: “Il mio secondo incontro con gli extraterrestri”

Da quel momento in poi, “LA VOCE” mi svegliava regolarmente ogni notte alle 3 in punto, invitandomi a disegnare la stessa “immagine

Universo_pexels-pixabay

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Stanchissima, chiusi gli occhi con un grande sospiro e mi addormentai. Ma, nel bel mezzo della notte, accadde che venni svegliata da una voce dolcissima che mi diceva di prendere carta e penna e di disegnare quello che “vedevo” con “l’occhio dell’intuizione”. Ovviamente, essendo allora una bambina di 7 anni appena, non avevo la minima idea di cosa fosse l’occhio dell’intuizione, però avevo capito che dovevo disegnare quello che vedevo perfettamente nella mia mente. La voce era meravigliosa, femminile, espansa in ogni molecola del mio corpo, come una soave melodia, quasi un canto.. e poi di nuovo quel calore, pieno di Amore, all’altezza del Cuore..

“La voce mi svegliava ogni notte”

Da quel momento in poi, “LA VOCE” mi svegliava regolarmente ogni notte alle 3 in punto, invitandomi a disegnare la stessa “immagine”; quando la mia matita finiva di tratteggiare sulla carta quella “forma”, mi ritrovavo sempre a guardare il cielo stellato dalla finestra della mia cameretta, con il naso in su e con la solita domanda in testa: “Chissà dove sono i miei Fratelli delle Stelle!?”. Andai avanti così per circa 17 anni, senza sapere chi fosse quella “forma” che continuavo a riprodurre sulle pagine del mio diario segreto e di cui, quella incantevole voce, non me ne rivelava l’identità.

Non ne parlavo con nessuno, certa di non essere compresa o addirittura ridicolizzata; tenevo per me quel piccolo, grande segreto che oltre ad avere un alone di pura e innocente magia, contemplava anche l’espansione graduale delle mie emozioni, riguardanti sentimenti di Amore verso il mio prossimo; con un’irrefrenabile desiderio di aiutare le persone in difficoltà, attraverso un gesto, una parola, un’abbraccio e, man mano che crescevo verso l’ adolescenza e oltre, tutto questo mi donava una grande Gioia.

Fino a che arrivò il mio ventitreesimo compleanno. Ricordo come fosse ora quel freddo e nebbioso pomeriggio di novembre!

Ero andata a trovare un’amica, che aveva un negozio di ottica a Milano, dove allora abitavo. Andavo spesso a trovarla Cesarina, perché con lei mi trovavo bene; parlavamo di spiritualità, di astronomia, del Pianeta Terra e delle sue meraviglie; tutti argomenti che mi attraevano molto, anche se, nonostante la bella amicizia che si era creata fra noi, nemmeno a lei avevo svelato il mio segreto.

“Era arrivato il momento di tornare a casa”

Quel pomeriggio la raggiunsi in negozio e passammo delle ore a chiacchierare, interrotte spesso dai clienti che entravano e uscivano. Fino a che mi accorsi che si era fatto molto tardi e che avevo perso l’ultimo autobus che avrebbe dovuto portarmi a casa; sì perché allora non avevo ancora un’automobile! Chiesi alla mia amica se potevo chiamare un taxi ed ella annuì indicandomi il telefono che era posizionato esattamente sul muro, a fianco destro della vetrina del negozio. Mi girai verso l’apparecchio telefonico e vidi che proprio davanti l’entrata del negozio, stazionava un taxi.

Mi sorpresi al momento, ma, subito dopo, la logica mi venne in aiuto e pensai che sicuramente stava aspettando qualcuno del condominio. Quindi feci la telefonata e rimasi seduta in attesa che arrivasse “il mio taxi”. Peccato che dopo 15 minuti, del taxi che avevo chiamato, non vi era nemmeno l’ombra! Decisi di accomiatarmi dalla mia amica e di chiedere a quel taxi che era ancora stazionato davanti al negozio, di portarmi a casa; sicuramente, pensai che gli era andata buca la corsa e di conseguenza, il mio rimpiazzo, avrebbe avvantaggiato entrambi. Uscii dal negozio, mi avvicinai al finestrino del guidatore, lui abbassò il vetro e appena lo guardai in volto il mio cuore iniziò a battere forte…

Quell’”uomo” poteva avere più di 70 anni, il viso era come incartapecorito dai segni dell’età avanzata, ma il suoi occhi erano meravigliosi! Azzurri come il cielo più terso!! Il suo sguardo era luminoso ed innocente come quello di un bambino! Rimasi in silenzio per un attimo in preda allo stupore e fui lui che, sorridendomi, alla mia richiesta di portarmi a casa, rispose quietamente: ”Certo Maria, stavo aspettando proprio te, poiché io sono qui per te!”.

Un incontro indimenticabile

Ecco che immediatamente risentii l’antico calore che aveva pervaso il mio cuore a 7 anni, quando d’improvviso, nel cortile di casa mia, un pomeriggio, vidi un’oggetto a forma di grande croce luminosa che lampeggiava sospeso nel cielo, sulla mia testa! Un profondo sentimento di Amore mi invase e senza chiedere alcuna spiegazione in merito alla stupefacente risposta dell’ “uomo”, accettai di salire sul suo taxi e di farmi portare a casa. Inspiegabilmente, quel “tassista”, mi dava fiducia, tranquillità, uno strano senso di familiarità, mai percepito, prima di allora, nelle persone.

Durante il percorso, notai che mi osservava silenziosamente dallo specchietto retrovisore, mentre io, in quel caldo silenzio, che per nulla mi imbarazzava, mi sorpresi a pensare:” Mah! Che storia!!! Chissà i miei Fratelli delle Stelle dove sono? Con questa nebbia non vedo il cielo!!” Non feci in tempo a finire di formulare MENTALMENTE quel pensiero che l’uomo mi DISSE:” Certo Maria che ci sono! ed io sono uno di loro…come te del resto!…ti ricordi quando a 7 anni…ecc….. “ Mio Dio pensai, questo è troppo, ma come? Cosa sta accadendo? Ma è meraviglioso!!!.

Sì, quell’uomo conosceva tutta la mia vita nei minimi dettagli…come era possibile!!! Ecco che ripresi ad ascoltarlo uscendo dalle mie riflessioni: ”Sì Maria, tu non sei di questo Pianeta, Tu arrivi dalle Pleiadi, esattamente dal Pianeta Erra, vicino a Taygeta, ti dice nulla la stella Alcione? Noi, tuoi Fratelli Stellari, ti seguiamo da prima delle tue nascite, da vite e vite, su questo ed altri pianeti, ed ora è arrivato il momento per te di sapere chi sei, e quale sarà la tua missione in questa vita, e su questo pianeta.”

“Non avrai una vita facile…”

Sbalordita e ammutolita continuai ad ascoltarlo: ”Non avrai una vita facile…sarà costellata da prove anche molto dure, ma anche da incontri con i nostri Fratelli Celesti, sia in astronavi, che fisicamente sulla terra; tutto questo ti servirà per crescere in coscienza e discernimento; la tua Missione e’ quella di portare testimonianza dei tuoi incontri con i Fratelli delle Stelle, delle tue origini non terrestri e, soprattutto, del messaggio di Alta Etica e Amore dei Popoli del Cosmo, verso gli umani. Fonderai una Scuola di Teatro che avrà caratteristiche particolari…ma di questo sarai istruita nel giusto tempo e nel giusto momento”.

Continuavo ad ascoltarlo con le lacrime agli occhi..senza alcun desiderio di fare altre domande…nulla..solo estasi e gioia. D’un tratto guardai fuori dal finestrino e mi accorsi che il “tassista” stava dirigendo l’automobile in tutt’altra direzione che quella di casa mia….(continua)

Maria Sion Crucitti

pleiadicosmos@gmail.com

Maria Sion Crucitti: “Il mio primo incontro con gli extraterrestri”