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Maria Sion Crucitti: il mio terzo incontro con gli extraterrestri

Ad un certo punto, mi venne da guardare fuori dal finestrino del taxi, e, con mia sorpresa, mi accorsi che Sergio non si stava dirigendo dove gli avevo chiesto di andare

Universo_pexels-pixabay

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Il “tassista extraterrestre” disse di chiamarsi Sergio… Incredibilmente, durante il viaggio, egli continuò a parlare dei fatti miei personali, con una tale dovizia di particolari, che era impossibile potesse conoscere!

Ad un certo punto, mi venne da guardare fuori dal finestrino del taxi, e, con mia sorpresa, mi accorsi che Sergio, non si stava dirigendo dove gli avevo chiesto di andare, ossia all’indirizzo di casa mia, bensì in tutt’altra direzione. Gli domandai per quale ragione lo stesse facendo, ed egli rispose che mi stava portando da “Fratelli Stellari, apparentemente umani”, in grado di svelarmi la natura di quel disegno che, ripetutamente, in segreto, per tanti anni, avevo tracciato sul mio diario. Il viaggio prosegui’ in silenzio…

Nulla dentro di me contestava quella sua perentoria dichiarazione! Proprio per questo non ribattei e rimasi in silenzio tranquilla; sentivo nel Cuore, che Sergio non avrebbe potuto farmi alcun male e, non solo, che mi avrebbe permesso di accedere ad informazioni oggettive che per tanti anni avevo vissuto come mie esperienze segrete e misteriose.

Il suo taxi si fermò davanti ad un condominio di Trezzo d’Adda. In subbuglio e trepidazione scesi dall’automobile e mi incamminai con lui verso il portone d’entrata.

Salimmo sull’ascensore e ricordo che pensai fra me: ”si… però se mi offrono da bere..io dico che non bevo nulla”, nel preciso istante in cui, nella mia mente feci quella considerazione, Sergio con una bella risata spontanea, mi disse: ”stai tranquilla Maria nessuno ti offrirà da bere, se non vuoi!”. Mi sentii fortemente in imbarazzo, però in me c’era la totale certezza di essere compresa e accolta da quello “sconosciuto”, a me paradossalmente molto “familiare”…

Sulla soglia di un’appartamento al primo piano del modesto palazzo, un uomo alto e massiccio ci accolse e, la prima cosa che mi disse con un’aperto e simpatico sorriso fu: ”Tranquilla Maria, non ti offriamo nulla da bere se non vuoi!. Sob! ero sempre più strabiliata e sorpresa, ma nel mio Cuore respirava la Pace e la Gioia; ricordo che sentii di “essere a casa” … Risi anche io e lo guardai negli occhi.. Una grande luce si apriva nel suo sguardo e dalla sua persona trasudava una cordialità fuori dal comune; accanto a lui, una donna esile e dai grandi occhi neri scintillanti, invitò me e Sergio ad entrare in casa.

Ancora sorrido al pensiero dello stato d’animo in cui mi trovavo in quel momento! Ero in piena adrenalina, sull’onda di forti emozioni che con grande fatica cercavo di gestire. Mi fecero accomodare in salotto. L’uomo, che disse di chiamarsi Claudio, poco dopo, prese dalla sua libreria, un grosso quaderno, lo pose davanti ai miei occhi e lo aprì…il mio Cuore iniziò a battere forte e il calore nel petto si intensificò fino a quasi non poterlo sopportare!” Claudio, rimase un attimo in silenzio, mi diede una tenera carezza sul capo e con tono di voce lento, profondo e rassicurante, mi disse:” Guarda Maria, guarda bene…sono certo che riconosci questo “disegno” vero?”

Ebbene sì! Quello che stavo vedendo come fotografia chiara e netta, corrispondeva esattamente al disegno che, per tanti anni, in segreto, avevo riportato sul mio diario..

Tutto, in un nanosecondo, per me, iniziava ad avere un senso “logico”; tutto, in me, si schiudeva all’intuizione di quello che, da quel momento in poi, sarebbe stato il mio destino; la mia NUOVA VITA.

Claudio continuò: ”Comprendo la tua sorpresa e il tuo stato d’animo Maria, ma stai tranquilla, questo nostro “incontro”, che in realtà è “un’appuntamento” già programmato dai nostri Fratelli Stellari da altri piani di esistenza, man mano che crescerai in età e in consapevolezza, ti aprirà sempre più al RICORDO di chi sei e della tua Missione sul Pianeta Terra. Nel giusto Tempo ricorderai come e cosa devi fare…Noi saremo sempre al tuo fianco e, quando sarà strettamente necessario, interverremo in tuo aiuto e sostegno, con tutto il nostro Amore”.

Una grande emozione e BELLEZZA aleggiava nella sala di quel modesto appartamento; semplicità, essenzialità, pulizia, straordinarietà e tanto, tanto altro ancora..

Alla fine fui io a chiedere loro un bicchiere d’acqua…e tutto si concluse in una grande e fresca risata sonora!! Abbracciai Claudio e la moglie con enfasi e mi accomiatai da loro con gli occhi lucidi…

Sergio mi riportò a casa…scesi dall’automobile, dopo un viaggio di ritorno silenzioso e intenso…lo guardai con infinita gratitudine…intuivo dentro me, che non avrei più rivisto quel “tassista”; ma sapevo anche che non avrei mai più dimenticato il suo sguardo….(continua)

Maria Sion Crucitti

pleiadicosmos@gmail.com

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