Mariano Amici: “Per il suicidio di De Donno, lo Stato si assuma le sue responsabilità”
“Lo Stato ha consentito ai media nazionali che il dott. De Donno venisse letteralmente ridicolizzato dalle reti televisive nazionali”
“Lo Stato italiano ha consentito ai media nazionali che il dott. De Donno venisse letteralmente ridicolizzato solo perché ha dimostrato con i fatti di aver salvato molte vite con il suo metodo di cura. Ritengo doveroso che i rappresentanti delle istituzioni si assumano le proprie responsabilità per quanto accaduto”.
Così Mariano Amici, medico di base dell’Asl RM 6, interviene nelle polemiche sorte dopo la morte di Giuseppe De Donno, ex primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova. De Donno, fautore della terapia anti-Covid con il plasma iperimmune, è stato trovato senza vita nella sua abitazione.
Cordoglio
“Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia De Donno – spiega il medico romano in una nota diffusa via social – e a tutti i medici, impegnati nella lotta per la verità, profondamente colpiti da questa tragica morte. Si è aperto uno scenario profondamente inquietante in quanto un medico che sceglie la morte quale liberazione da un mondo nel quale non si ritrova più ha ben altre soluzioni, molto più semplici, per togliersi la vita”.
Inchiesta Procura di Mantova
In attesa che la Procura di Mantova accerti eventuali responsabilità di terzi nell’accaduto Mariano Amici, che con il suo approccio terapeutico domiciliare non ha registrato casi di decessi per Covid tra i suoi pazienti ma è stato duramente attaccato da politici, medici e organi di informazione, punta il dito sul clima di intolleranza che da mesi si registra nei confronti di chi in ambito scientifico non si riconosca nella protocolli ufficiali.
De Donno ridicolizzato
“Indipendentemente dal fatto che il dott. De Donno si sia suicidato o che l’abbiano ‘suicidato’ – scrive Mariano Amici – una cosa è certa: lo Stato ha consentito ai media nazionali che il dott. De Donno venisse letteralmente ridicolizzato dalle reti televisive nazionali, RAI compresa, alla quale paghiamo anche il canone, solo perché ha dimostrato con i fatti di aver salvato molte vite con il suo metodo di cura.
Grave stato di prostrazione
Tutto ciò ha, come minimo, causato al professionista un gravissimo stato di prostrazione che potrebbe effettivamente averlo indotto a questo gesto estremo ma in questo lo Stato deve assumersi le sue responsabilità!”, conclude il dott. Amici.