Marino, casa privata trasformata in casa di cura abusiva, arresti
I carabinieri di Marino e Castel Gandolfo grazie ad una “soffiata” hanno scoperto uno strano movimento intorno ad un’abitazione privata
Leggendo e sfogliando qua e là, mi ha molto colpito una frase di autore ignoto, che condivido, cogliendo nel contempo l'occasione, per introdurre il pensiero di oggi: "Non mi dispiace invecchiare, è un privilegio negato a molti." E' vero, sommare anni e primavere sulle spalle non è da tutti e tutt'altro che di rado ci si arriva stanchi, affaticati, con mille acciacchi con i quali convivere e le gocce da misurare, le pillole da prendere, le visite mediche alle quali si deve essere accompagnati, come i bambini a scuola. Ecco quindi una ragione in più per riflettere sul fatto che l'inverno freddo dell'esistenza, quando è indispensabile una coperta in più e una stufa per scacciare il gelo che si prova soprattutto dentro, merita rispetto. E' triste, tristissimo anzi, constatare che la dignità venga tanto offesa attraverso la subdola arma dell'inganno, della menzogna. Cos'altro dire, quali termini maggiormente adatti usare, anche ammesso ce ne siano, quando certi episodi rafforzano la consapevolezza che le frange più deboli della società sono facilmente attaccabili, perchè tanto un vecchio, come si può difendere?
I carabinieri di Marino, cittadina dei Castelli romani, in collaborazione con i colleghi di Castel Gandolfo, hanno portato a termine un'indagine, scattata grazie ad una "soffiata", derivante da uno strano e reiterato movimento intorno ad un'abitazione privata, trasformata in una casa di cura per anziani da un'infermiera che, grazie alla brillante trovata, aveva trovato il sistema per arrotondare lo stipendio. La donna ha dichiarato che durante il tempo della loro "degenza", gli anziani sono stati curati e trattati bene, tuttavia, è fuor di dubbio che ad essere trattato altrettanto bene è stato il portafogli dell'infermiera, che per ogni degente (4 in tutto), percepiva fino a 1.500 euro mensili. A coadiuvarla nell'attività, due collaboratrici domestiche di origini romene, di 54 e 34 anni, le quali, coprivano i tempi di assenza dell'infermiera, quando la stessa era impegnata nei turni in ospedale. Le donne, sono state denunciate con l'accusa di esercizio abusivo della professione, mentre gli anziani sono stati riaffidati alle loro famiglie
Fausto Gianfranceschi, scrittore e giornalista italiano, sosteneva che: "Sono eroi i combattenti che affrontano la morte in guerra. Siamo eroi anche noi vecchi,: che affrontiamo la morte senza bombe e senza assalti, senza fracasso e senza gloria". Una battaglia complessa e difficilissima, per difendere l'altissimo, inestimabile valore della dignità.