Marino e le multe, giornata tesa in Campidoglio
NCD porta avanti la protesta, il PD chiede spiegazioni, il M5S presenterà mozione di sfiducia autonoma
LA PROTESTA DEL NUOVO CENTRODESTRA. NCD non ha tregua, e porta avanti la sua protesta contro il sindaco di Roma Ignazio Marino, in merito al caso delle multe non pagate. Un grosso striscione esposto dai militanti del partito, guidati dalla coordinatrice del Lazio Roberta Angelilli: 'Multa-gate, il Pd come le tre scimmiette' – si legge. E ancora: 'Dona un soldino al sindaco Marino' e 'Daje co' 'ste multe'. Qualche momento di tensione si è registrato tra i vigili e un manifestante, ma poi la situazione è rientrata.
IL PD CHIEDE SPIEGAZIONI SUL MULTAGATE. Intanto dal PD avvisano: "Marino arriva a fine consiliatura se fa poche cose utili". Le parole sono di Lionello Cosentino, snatore PD e segretario del PD romano. Ovvero: "Se paga le multe, se ci mettiamo tutti assieme a lavorare sui problemi veri di Roma, e non sulle polemiche tra partiti e le strumentalizzazioni" – così Cosentino a Effetto giorno su Radio24. Cosentino non ha liquidato tout court questo primo anno e mezzo di consiliatura: "Voglio ricordare che il sindaco ha fatto tante cose buone ma la verità vera, che vale per il sindaco, vale per il Pd, io credo che valga per tutti i cittadini, è che c'è un nodo, una crisi, una difficoltà di vivere, di arrivare alla fine del mese nei quartieri di periferia della città: Roma non ce la fa più". Cosentino è convinto che ci voglia "uno scatto", non solo del sindaco, "ma di tutte le forze politiche, della classe dirigente di questa città, altrimenti – ha continuato – siamo colpevoli di fronte ai cittadini di questa città del fatto che non riusciamo a vedere la fine del tunnel di questa lunga crisi".
In merito alla questione delle multe, il PD che pure ha fatto cerchio intorno al sindaco Marino, cerca comunque chiarimento: "Non parlo da coordinatore ma da consigliere del Partito democratico: quanto accaduto negli scorsi giorni richiede dei chiarimenti, quindi come gruppo Pd chiediamo al sindaco di venire a riferire in Aula" – dice Fabrizio Panecaldo, consigliere capitolino e coordinatore della maggioranza. Panecaldo stesso ammette che "su questa vicenda alcune cose sono chiare, altre meno. Il primo cittadino così avrà modo di chiarire una volta per tutte quanto avvenuto".
M5S: "PRESENTEREMO UNA NOSTRA MOZIONE". Il momento più atteso della seduta, sarà quello in cui verrà presentata la mozione di sfiducia del NCD al sindaco Ignazio Marino, come annunciato dal capogruppo in Campidoglio Roberto Cantiani nel giorno della conferenza convocata dal senatore Augello per rivelare la verità inaspettata sulle multe del sindaco Marino. Ma il M5S Roma parla chiaro: da parte loro nessuna adesione a questa mozione di sfiducia.
Il motivo? "Il M5S Roma ritiene che la vicenda delle multe del sindaco Marino e la relativa mozione di sfiducia che sarà presentata dal NCD, rappresentino davvero il più basso livello raggiunto dalla politica sia romana che nazionale. Mentre la città e i suoi abitanti combattono con le difficoltà dell’assenza di lavoro, della riduzione dei servizi, della mobilità insostenibile, del gravissimo problema abitativo, e con la difficile convivenza nelle periferie, la politica irresponsabile non discute i problemi della città ma ingaggia lotte inutili ed autoreferenziali" – spiegano.
Il M5S quindi non prenderà parte a quella che viene definita una "barzelletta politica", rappresentata "dalla destra di Augello, e da quella presente in Consiglio comunale, incapace di fare opposizione sui contenuti". Il M5S infatti non si sottrae alla critica rivolta al sindaco Marino, ma punta sulle "inadeguatezze di un indirizzo politico che non produce risultati positivi per la città". Per questo motivo, sarà presentata una mozione di sfiducia 'autonoma', "per tutti gli errori fatti dal sindaco finora: sul miliardo buttato per i lavori della Metro C, sulle scelte in materia di urbanistica, sul caso Castaldo, sul Centro Carni, sulle società partecipate, che rappresentano la mancanza di quella discontinuità enunciata nel programma politico e nelle linee programmatiche di azione che la Giunta avrebbe dovuto realizzare. Il M5S Roma è pronto seriamente a sfiduciare Marino, ma non certo a prestarsi ai giochi di una destra 'ripulita', pronta a sedersi ai tavoli che contano" – concludono i 4 consiglieri De Vito, Frongia, Raggi e Stefàno.