Marino incontra in Campidoglio i cittadini di Tor Sapienza
Al via questa mattina l’incontro stabilito in occasione della visita di Marino a Tor Sapienza. C’è anche il vicesindaco Nieri
Al via l'incontro in Campidoglio tra il sindaco Ignazio Marino e i cittadini di Tor Sapienza. L'annuncio lo dà lo stesso primo cittadino su Twitter e sul suo profilo Facebook: "Iniziato in Campidoglio un nuovo confronto con i cittadini del quartiere".
L'incontro era stato stabilito a seguito della sua visita a Tor Sapienza lo scorso 14 novembre. Insieme a lui, anche il vicesindaco Luigi Nieri.
AGGIORNAMENTO ORE 10.14. "Rispetto alla proposta iniziale dei comitati relativi alla chiusura della casa di accoglienza Un sorriso valuteremo la possibilità di accogliere in quella struttura solo donne e bambini. Valuteremo poi se esistono occupazioni abusive negli edifici vicino a via Morandi e se la chiesa di San Cirillo sia abitata legalmente o abusivamente. Interverremo anche nel modo più rigoroso possibile per liberare le strade dalla prostituzione". Così fa sapere il sindaco Marino, al termine dell'incontro.
"Abbiamo anche deciso – aggiunge – un intervento deciso della Polizia municipale per impedire che nel campo rom di via Salviati continuino a bruciare materiale creando un danno all'ambiente". Tra qualche giorno ci sarà un nuovo appuntamento, ancora da fissare, "per verificare che questo percorso sia seguito".
Secondo il primo cittadino, l'incontro di oggi è stato "costruttivo, con la volontàda parte di tutti di non irrigidirsi. Abbiamo raggiunto una serie di decisioni da porta avanti insieme nei prossimi giorni".
Soddisfazione parziale anche da parte dei comitati, che si augurano "che il sindaco mantenga quello che ha detto. La nostra protesta è civile, né di destra né di sinistra. E proseguirà in modo spontaneo" – avvisa Elvio, uno dei rappresentanti dei comitati di Tor Sapienza, che ha rilasciato dichiarazioni all'agenzia DIRE.
Alla fine dell'incontro i comitati hanno ribadito che i loro obiettivi restano la chiusura dei campi rom e del centro accoglienza, anche se il contenuto dell'accordo finale dice altro. "In questo accordo – ha detto Franco a DIRE – su qualcosa ci accontentiamo noi e su altro si dovranno adeguare loro". Secondo Marcello, invece, "la maggior parte della gente non vuole più né il campo nomadi né il centro accoglienza".
Sull'ipotesi di affidare il centro solo a mamme e bambini, infatti, alcuni cittadini si dicono contrari: "Abbiamo chiesto la riqualificazione del quartiere, e se si può arrivare allo sgombero del centro immigrati e del campo di via Salviati – spiega un altro cittadino, secondo cui – Il sindaco è stato molto disponibile, se rimaniamo su questo piano e siamo tutti di parola non ci sono problemi ad arrivare a un compromesso".
Mamme e bambini nel centro di accoglienza? "Non era questa la nostra richiesta – prosegue – Per noi il centro va chiuso perché ne abbiamo troppi nella zona: nel raggio di 1,5 km ci sono circa 1.600 immigrati. Mettiamoci le occupazioni abusive, mettiamoci il campo rom, superiamo le 2.500 persone in una borgata degradata".
Ad ogni modo, "non ci sono scadenze, non ci sono ricatti. Si èaperto un tavolo di trattative per capire quello che è meglio per loro e per noi".