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Marino visita i familiari di Carlo Macro, meglio tardi che mai

Lasciano ben sperare le parole del primo cittadino. Peccato però che giungano dopo 2 mesi di silenzio

“Questa mattina sono stato ricevuto a casa di Giuliana Bramonti e Francesco Macro, madre e fratello di Carlo, vittima del drammatico episodio che lo scorso febbraio ha scosso la nostra città”. Così il sindaco Marino, a margine della visita di ieri alla mamma e al fratello di Carlo Macro, a più di due mesi dal suo omicidio, e dopo che la stessa Giuliana Bramonti ha presentato una petizione per chiedere che il primo cittadino interrompesse il suo lungo silenzio.

Proprio in merito alla petizione, Marino ha spiegato che gli alcune delle richieste presentate, ha “potuto accoglierle immediatamente”. “Innanzitutto l'avvocato della famiglia di Carlo sarà contattato dall'avvocatura comunale per capire quale tipo di sostegno la nostra amministrazione può dare nel percorso giudiziario – spiega – Inoltre una targa ricorderà Carlo nel luogo dove ha perso la vita. Questa mattina l'assessore Caudo con la Signora Bramonti ha effettuato un sopralluogo in Piazza di San Pietro in Vincoli, nei pressi della casa di Carlo, per stabilire dove mettere a dimora un albero in sua memoria. In attesa dei passaggi burocratici, il professor Giovanni Longobardi dell'Università di Roma Tre si è già messo al lavoro per un nuovo disegno della piazza, che preveda il posizionamento dell'albero circondato da sedute lineari in travertino che guardano la facciata della chiesa”.

Infine, il sindaco, ha dichiarato di condividere “con la Signora Bramonti la necessità di dare una risposta più adeguata alla forte emergenza abitativa, che non può basarsi a lungo termine su soluzioni provvisorie come quelle dei camper e delle roulotte. Stiamo lavorando alla definizione di nuovi strumenti che ci consentiranno di superare questa emergenza”.

Riteniamo che il clamore suscitato in questi giorni a seguito della presentazione dell’Associazione ‘Carlo Macro – Cultura per la Legalità’ e della petizione su Change.org, abbia quindi iniziato a produrre i suoi effetti. Meglio tardi che mai, su questo non c’è dubbio. Ora speriamo che dopo 2 mesi, arrivino anche le azioni.

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