Mario Tozzi: “Giornata mondiale dell’acqua, il 26% del mondo a secco”
Giornata mondiale dell’acqua: In Italia, il governo procederà alla nomina di un commissario nazionale fino al 31 dicembre 2023
Nella giornata mondiale dell’acqua prendiamo in prestito le parole di Mario Tozzi di qualche giorno fa per riflettere sulla necessità di ripensare il nostro modo di usare l’acqua.
Notizia di queste ore è il nuovo rapporto diffuso alla vigilia della prima grande conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua. Nel report si sottolinea come circa il 26% della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile e il 46% non ha accesso ai servizi igienici di base.
Le Nazioni Unite si sono date l’obiettivo assai ambizioso di garantire a tutte le persone del mondo l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici entro il 2030.
Giornata mondiale dell’acqua: 1.000 miliardi l’anno per il mondo
Richard Connor, che ha curato il rapporto, stima che per raggiungere quest’obiettivo serviranno tra 600 miliardi e i 1.000 miliardi di dollari all’anno. Spiega Connor: “Se non si interviene, lo scenario sarà che il 40-50% della popolazione mondiale continuerà a non avere accesso ai servizi igienici e circa il 20-25% della popolazione mondiale non avrà accesso all’acqua potabile”. Con la popolazione mondiale in aumento ogni giorno, “in numeri assoluti, ci saranno sempre più persone che non avranno accesso a questi servizi”.
In Italia, per risolvere e ridurre i danni della crisi idrica, il governo procederà alla nomina di un commissario nazionale fino al 31 dicembre 2023.
Mario Tozzi: “sprechiamo troppa acqua”
Sul tema dello spreco dell’acqua, Mario Tozzi ha più volte sottolineato come il nostro Paese abbia molto da migliorare. Intervistato lo scorso 18 marzo dalla Stampa, il geologo ha dichiarato in proposito della possibilità che l’acqua venga razionata in futuro: “ Io penso che a un certo punto succederà.”
Lo spreco, secondo Mario Tozzi è legato anche al prezzo dell’acqua e all’utilizzo che ne facciamo: “ In Italia, l’acqua si usa soprattutto in agricoltura e si spreca. Costa talmente poco l’acqua in agricoltura, giustamente per ceri versi, che costa meno di quella nelle abitazioni” questo comporta che “non conviene mettersi a risparmiare e mettere in piedi artifici costosi quando costa talmente poco che quasi conviene lo spreco”.
Il concetto è delicato, sebbene l’acqua sia un bene pubblico è sbagliato pensare che sia gratuita, continua Mario Tozzi: “Non possiamo pensare che sia gratis, le opere di adduzione e di depurazione le devi pagare”. Cosa fare allora? Intanto pensare a soluzioni che portino a meno sprechi come la sistemazione degli acquedotti, colpevoli di dispersioni enormi di acqua potabile.
Anomalia tutta nostra quella dell’uso di acqua potabile per lo sciacquone: “Nelle nostre case scarichiamo lo sciacquone con l’acqua di sorgente, se ci vedessero da altre parti del mondo direbbero che siamo matti”.